ALESSANDRO MENICHELLI TRIO  "Songs of days gone by"
   (2023 )

Il trio del pianista jazz Alessandro Menichelli ruota attorno al suo strumento; contrabbasso e batteria lo accompagnano nei suoi viaggi, tra panorami tranquilli, sostenuti comunque in maniera energica dalla sezione ritmica in alcuni punti come in “Behind the church”, e momenti più tesi, come “KennyG”, dove Menichelli ribatte costantemente dei sedicesimi su una nota della mano sinistra, variandola di poco, creando una situazione vivace.

Tutto questo nell'album “Songs of days gone by”, uscito per Emme Record Label, che contiene curiosi titoli, come “Pinocchietti”, che ricorda quei pantaloni corti che si facevano indossare ai bambini di qualche generazione fa, che si allungavano col crescere del figlio. Ci sono momenti di virtuosismo, come in “Anamnesi”, dove Alessandro si inerpica in pericolosi arpeggi, per poi atterrare in un'intenzione blues.

“Waltz26” fa capitolo a parte, essendo per solo pianoforte; un 3/4 che unisce progressioni blues a sentimenti più romantici. Un ritmo con groove si presenta nel brano dall'esilarante titolo “Cado dal pianoforte”. Il ritmo marcato si alterna con una fase più lenta, dove il contrabbasso trova spazio per un proprio assolo. Lo troverà anche nell'introduzione di “Pex”, brano dall'andamento dolce.

Alternanza di mood diversi si incontra anche in “Maus”, e vivacità nello swing di “Comfort Zone”. Chiude l'album un altro pezzo per solo pianoforte, la delicata e a tratti toccante “Ballad for Aida”. “Songs of days gone by” mostra l'estro di Alessandro Menichelli, che trova casa in situazioni jazz abbastanza riconoscibili, cercando di infilarci (per fortuna) un po' di classica contemporanea, che lo emancipa dai cliché. (Gilberto Ongaro)