MASSIMO VALENTINI  "Nudo"
   (2023 )

Ho ascoltato attentamente questo "Nudo", lavoro discografico di Massimo Valentini, versatile artista (sassofonista, cantante e percussionista) che qui ci presenta undici brani originali di sua composizione magistralmente interpretati da un combo affiatato di musicisti (piano, batteria, chitarra e basso) da lui capitanati.

La cifra musicale che emerge č uno stile che comprende diversi generi ed influenze ritmiche, che spaziano dal folk, al jazz, alla fusion ed alla musica orientale, in effetti le esperienze ed i viaggi del nostro autore in varie parti del mondo culturalmente significative (come ad esempio Sudamerica od i Balcani) emergono nella sua scrittura.

Il tutto č notevolmente amalgamato in una world music da ottimi arrangiamenti e sonoritā ricercate con anche frequenti cambi di ritmo. In alcuni brani sono presenti parti cantate. Su tutti spiccano a mio parere la traccia n.7 "I Break the Shape", dal titolo emblematico, con notevoli interventi di flauto etnico e voce, come pure la traccia n.11 "Ballata per 7", dal trascinante incedere su tempo dispari, con tutti i timbri strumentali che si esprimono, il sax soprano ed il fretless bass in particolare... a tratti mi sembra di ascoltare la PFM...

Quello che non mi convince del tutto č una certa latitanza delle melodie, in generale sostituite da frasi ad ostinato in loop o virtuosismi di sax, a volte all'unisono con il piano o la chitarra. Per questo rimango un poco perplesso pur apprezzando la proposta musicale senz'altro di valore. Voto 6/7. (Roberto Celi)