CARLO VALENTE  "Metri quadrati"
   (2023 )

"Metri quadrati" di Carlo Valente è una gemma. Un po' Mannarino, un po' Baglioni, con qualche venatura di De Gregori: paragoni ambiziosi, ma - per citare quel Francesco De Gregori tanto caro proprio a Carlo Valente - "il ragazzo si farà".

Il cantautore reatino nato nel 1990 ha i piedi ben piantati nella tradizione del cantautorato italiano e una voce quasi camaleontica. Lo si vede subito, basta confrontare i primi due brani di "Metri quadrati", album uscito il 6 marzo 2023 per l'etichetta TotoSound.

"Mentre qualcuno nasce a Belgrado" è una bomba rock che arriva subito al cuore e alla testa. Atmosfere un po' "domenicali" in "Amore senza titolo", nel quale il cantautore reatino - l'album è scritto interamente da Carlo Valente, tranne "La vita non vista" che lo vede collaborare con Pino Marino e "Disastro aereo sul canale di Sicilia" che è una cover di Francesco De Gregori - introduce il pubblico in una dimensione più delicata e introspettiva.

La sua voce è protagonista in "Metri quadrati", altra canzone dal sound pop rock. Nuova incursione nelle pieghe dell'anima con "Due righe", mentre "Botero" è un brano strano, che sembra un po' slegato rispetto al resto delle canzoni di "Metri quadrati". Sembra una sorta di pausa tra la prima e la seconda parte del disco.

"Corpi celesti" prosegue sul filo conduttore dell'album: voce e chitarra protagoniste, senza orpelli, senza fronzoli. E anche in questo caso l'ascoltatore è rapito nella storia raccontata dall'aedo Valente. Dopo la cover "Disastro aereo sul canale di Sicilia", si chiude con la ballatona "La vita non vista" un progetto che restituisce un'idea precisa del percorso che Carlo Valente sta compiendo. Un percorso che lo porta, inevitabilmente per una sua naturale predisposizione, a collocarsi nel solco del cantautorato italiano. (Cristiana Mariani)