GOHRGONE "Fulgur imperii"
(2023 )
In pieno autunno 2022, sono tornati i francesi Gohrgone con “Fulgur Imperii”. Per il quintetto parigino si tratta del quarto album in studio, tre anni dopo l’ultimo “In Oculis”.
La band continua a esplorare un sound death metal che richiama artisti come i Morbid Angel e i Suffocation, ma stipato in ambientazioni più cupe. I Gohrgone sembrano prediligere il groove all’esercizio di stile in quanto tale: ne risulta un sound intenso e ipnotico, a tratti anche molto diretto, mentre, sul piano vocale, la band preferisce insistere su un growl solido e potente, con testi che si rifanno alla mitologia greca.
I Gohrgone scelgono un’interpretazione limpida del genere, senza particolari elementi di novità, e ottengono i risultati migliori proprio con i brani più lineari, che ambiscono ad aggredire frontalmente: “Ultimate Patricide” e “The Sacred Torchbearer” sono due degli episodi migliori di un disco che, comunque, riesce a presentarci la band anche sotto un’altra veste, come nella lunga cavalcata di “Return to Chaos”: con i suoi cambi di velocità, il brano testimonia come i cinque di Parigi sappiano mantenersi su buoni standard qualitativi anche rincorrendo soluzioni più ambiziose sul piano della composizione.
Pur senza idee particolarmente innovative, dunque, la band ha saputo confezionare un prodotto compatto ed efficace, che va dritto al sodo e che conquisterà facilmente i fedeli del genere. (Piergiuseppe Lippolis)