ANDREA MARCHESINO  "Pezzettini"
   (2023 )

Dopo una lunga riflessione, ho deciso di iniziare questa recensione comunicandovi i titoli dei miei tre pezzi preferiti di questo nuovo album di Andrea Marchesino, ovvero: ''Consolação'', ''Lunita Tucumana'' e ''Lupin''.

Il perché ve lo spiego dopo, ma vi invito, nel caso vorreste avvicinarvi al nuovo lavoro di Andrea e siete completamente ignoranti in materia (e la materia è: brani suonati solo con chitarre classiche e elettriche), ad ascoltare come prima traccia ''Lupin''.

Perché? Perché secondo me ascoltare un brano già notissimo risuonato e ri-arrangiato, aiuta a capire che tipo di lavoro realizza Marchesino e qual è la sua idea di rivisitazione di un brano, come viene suonato e la qualità stessa della registrazione, perfetta.

Non sto a tediarvi con le note stampa, e cioè che il disco è stato registrato nelle grotte a Parigi, sotto i tetti o sotto la doccia ecc. ecc. Ma vi spingo ad ascoltare in cuffia e ad apprezzare i suoni, la registrazione e tutte le sfumature che Andrea Marchesino è riuscito a inculcare alle tracce di quest’album dal nome adattissimo ''Pezzettini''.

Pezzettini di musica di grandi autori (Ry Cooder, Victor Jara, Astor Piazzolla, Guano Padano e tanti altri) che Andrea ama, e questo amore si sente, e così i brani suonano nelle orecchie come nuovi e particolari.

Vi spiego perché ''Lupin'', ''Consolação'' e ''Lunita Tucumana'' sono le mie tracce preferite: sono coinvolgenti, non monotone e spensieratamente positive. Se proprio devo far una critica a questo disco è forse un filo di noia che traspare ascoltandoselo tutto d’un fiato. Forse che il titolo dell’album suggerisca anche il modo perfetto d’ascolto? (Marco Camozzi)