SILVIA TANCREDI  "Love"
   (2022 )

Il genere gospel con venature pop-soul e R'n'B è l'ambito in cui si esprime lo stile musicale di Silvia Tancredi, raffinata ed onesta cantautrice che, dopo una consolidata "gavetta" come vocalist per artisti italiani ed internazionali, ci propone qui il suo terzo lavoro solista.

Si tratta di otto brani originali composti ed attentamente prodotti nel filone più tradizionale del genere, che affonda le sue radici nella black music tipica afroamericana. I testi sono tutti cantati in un inglese molto quadrato.

Sono presenti anche due cover: "Heaven help us all" di Stevie Wonder e "Baby can I hold you" di Tracy Chapman (ribattezzata, chissà perché, "Baby can I hold you tonight"), interpretate da Silvia in modo convincente.

Nella maggior parte degli episodi si è mantenuta la struttura musicale che vede la voce solista interfacciarsi a frase e risposta con il coro, ma sono presenti anche ottime melodie pop-soul (traccia n.7 ''Indescribable'') e ballate R'n'B (traccia n.3 ''True love''). Cito altri due brani significativi al mio ascolto: "Love me" e "Making a way", rispettivamente primo e secondo in scaletta.

La voce di Silvia, col suo calore e la sua solidità al tempo stesso, è capace di coinvolgere emotivamente l'ascoltatore senza eccessivi virtuosismi o "manierismi", dimostrando di aver fatto propria quella vibrazione dell'anima che pervade tradizionalmente questa musica.

Qualche glissato di troppo fa capolino qua e là... qualche picco strumentale poteva essere inserito negli arrangiamenti, come pure si poteva lasciare la parte di chitarra anziché sostituirla col pianoforte nella cover di Tracy Chapman. Ma, complessivamente, si tratta di un notevole lavoro, che può avere senz'altro un respiro internazionale (i teatri di New York "location" ideale), in Italia è meno sviluppato il senso di appartenenza a quella cultura. Voto 7. (Roberto Celi)