BATSALSA EXPERIENCE "Astrea"
(2022 )
Si eleggono a cavernicoli del punk-rock, prediligendo antri e percorsi fangosi piuttosto che vegetare col bicchiere in mano per l’happy-hour. Parliamo dei felsinei Batsalsa Experience, che partoriscono la nuova creatura “Astrea” dopo la nascita del primogenito “Speleopunk” del 2019.
A loro poco importa se quest’ultimo passò indifferente e, quasi, disgustò il pubblico (l’ironia è il piatto forte della band…), poiché è ferma convinzione che doveva avere un sèguito: e cosi è stato.
Chiamano in causa la dea “Astrea” per battezzare l’album, capace di fare una sortita sulla Terra per diffondere benessere ma, quando essa si accorge del delirio attuale, se la ri-svigna a gambe levate. Non possiamo certo darle torto, ed i 7 brani dell’opera appoggiano la scelta della divina, martellando con invettiva acida e maligna.
Due chiacchiere per scaldare gli animi, ed ecco che entra imperante la “Follia” del combo, con un basso tellurico che dà una scossa verticale , a braccetto con “Aspettative di vita”, efferata all’inverosimile e che fa mancare “Aria” ai polmoni, tanto è il senso di soffocamento eruttato nell’insieme, mentre “Kromosoma” spazia nel noise-punk più indigesto, sulla scia del Teatro degli Orrori.
E’ talmente palese e lapalissiano il senso di “Ribellione” che non si può far finta di ignorarli: si sgolano a perdifiato per la rabbia di denunciare un’epoca cosi malsana ed alienante, della quale facciamo tutti parte (sigh!). Per varcare, infine, la “Ultima frontiera” di un Paese malridotto, per 90 secondi fan parlare solo gli strumenti, per poi tornare a corrodere e scuotere coscienze con l’episodio più fantasioso e ricercato.
Di sicuro, i Batsalsa Experience non cederanno mai le armi, torneranno certamente a caricare bossoli per sparare ancora contro le ombre avvilenti e distruttive di una vita ridotta in condizioni critiche. La speleologia introspettiva continuerà ad illuminarli, ulteriormente, in indagini future. (Max Casali)