GIPSY TALES  "Finis terrae"
   (2022 )

Non prediligo particolarmente il genere folk, peraltro occorre dare atto che i Gipsy Tales in questa prova d'esordio ci hanno messo farina del loro sacco, proponendo originali testi cantautorali che toccano diversi argomenti e vedono protagonisti personaggi e storie che hanno in comune un limite da superare... una "finis terrae".

Gli otto brani del disco hanno una loro coerenza (c'è anche "Scatole", cover dei Pinguini Tattici Nucleari...!), tuttavia percepisco una certa dispersione narrativa, nel senso che, forse, sarebbe meglio seguire la vena satirico/esistenziale con musica vivace... al riguardo cito le tracce 3 "Harrydiamo" e la 6 "Come gli inglesi alle cinque ho voglia di te", a mio parere i brani migliori e più rappresentativi del disco.

La trattazione di altri temi la trovo un poco distopica. Episodi sul filone del brano 2 "Questa notte a Firenze" li eviterei, il mood ricorda pericolosamente sonorità liturgiche. L'accoppiata strumentale flauto/violino è in generale molto presente nelle musiche del nostro gruppo folk, ma troppe volte risulta sovrapposta... andrebbe maggiormente articolata a mio parere.

Il suono del flauto è uno di quelli piacevoli, ma se ridondante diventa quasi fastidioso. La voce della cantante è intonata, limpida e cristallina... ma non così varia. Aggiustare il tiro...? Magari al prossimo disco... intanto auguro tante date live ai nostri Gipsy Tales. Voto 6. (Roberto Celi)