GUNASH "All you can hit"
(2022 )
I Gunash sono un trio italiano formato da Ivano Zorgniotti (voce e chitarra), Danny Abaldo (batteria) e Luca Negro (basso) attivo dal 2003. Nonostante una produzione discografica piuttosto rarefatta nel tempo, la band è riuscita a mettersi in mostra con collaborazioni degne di nota che ne hanno anche incrementato la visibilità sulla scena internazionale.
Nella primavera di quest’anno, però, i Gunash sono tornati con “All You Can Hit”, un gioco di parole per contestare l’imperante consumismo della nostra società: il bersaglio sono i ristoranti “all you can eat”, naturalmente, eletti a simbolo di qualcosa che non appartiene alla band. Le coordinate stilistiche del trio sono quelle dell’alternative rock e del grunge e non è un caso che i principali riferimenti artistici della band provengano da Seattle e dintorni, dove il genere è germogliato.
I pezzi sono dieci, a cui va aggiunta una bonus track stipata in chiusura, da “Revenge”, una sorta di instant classic dal gusto contemporaneo, a “No More Promises”, con Derek Sherinian dei Dream Theater, più ragionata nel suo incedere, dal tono epico e impreziosita da deliziosi ricami country-folk. Nel mezzo, i Gunash si dimostrano band ispirata e in grado di interpretare con grande autorevolezza il genere, anche quando la ricerca è indirizzata alla definizione di una ballad senza tempo come “The Sea Is Full of Dreamscapes”, a cui è indissolubilmente legata una parentesi decisamente più muscolare (“The Kraken”).
Le deflagrazioni di “Winter Wind” e le schitarrate di “Crimson Tentacles” sono altri due momenti importanti nell’ambito di un disco che scalderà senza alcuna difficoltà i cuori dei fedeli del genere e che promette scintille anche in sede live. (Piergiuseppe Lippolis)