FEDERICO D'ANNUNZIO  "Sogni tra i capelli"
   (2007 )

“Sogni tra i capelli”, album che prende il titolo dal primo singolo estratto scritto a quattro mani con Pippo Caballà, contiene 10 tracce che raccontano la vita, i sogni, le delusioni di un giovane musicista. “Questo mio primo album - racconta Federico D’Annunzio - rispecchia la mia personalità: vivace, spensierata e per alcuni tratti terribilmente elettro-romantica”. “Sogni tra i capelli” è accompagnato da un videoclip (che è possibile vedere sul sito ufficiale www.federicodannunzio.it), girato nella metropolitana di Genova, che ha visto Federico D’Annunzio impegnato anche nella sceneggiatura. La regia è stata affidata a Lorenzo Vignolo (Subsonica, Mario Venuti e tanti altri) mentre la fotografia è di Paolo Bellan (Ligabue, Meganoidi, Cristina Donà e altri). La produzione artistica e gli arrangiamenti del disco sono invece affidati ad Andrea Zuppini (già al lavoro con personaggi del calibro di F.Concato, E.Ramazzotti, A.Baroni, R.Casale, Paola & Chiara ecc). L’album “Sogni tra i capelli” mette in mostra tutta la sua ispirazione e personalità grazie ad una linea melodica italiana che non rinuncia ad influenze rock britanniche in cui la voce si fa spazio come un vero motore fresco. Federico scrive da sé tutte le sue canzoni, fermando, attraverso carta e penna, emozioni che possono prendere vita in qualunque istante ed in qualunque situazione… ”Si può scrivere un testo, o qualche accordo, in qualsiasi luogo: in camera, su una panchina, in autobus, cercando di fermare ogni emozione nel momento in cui si manifesta, e quindi, nella sua forma più autentica”. I primissimi arrangiamenti si sono sviluppati nella classica e disordinatissima sala prove grazie all’entusiasmo, l’energia e la fiducia dei suoi musicisti nonché amici: Lucio Fasino al basso, Eric Cisbani ed Ivan Ciccarelli alla batteria ed infine Edoardo Luciani alla chitarra. “Mi dicono… tu che scrivi i pezzi (musica e parole) sei il cervello! Beh sì, e loro che suonano sono il cuore! Infatti si può suonare e vivere senza cervello ma non senza il cuore!” Brani come “Le tue pagine”, “Convinto e scontento”, “Sogni tra i capelli” e “In automatico” arrivano alle orecchie di chi ascolta con un’immediatezza e una forza melodica uniche grazie all’energia, alla grinta che caratterizzano la musica di Federico D’Annunzio. “È tutto vero”, “Passi e vai via” e “Sto bene così’” sono invece le ballad romantiche, che passano da accordi minori-malinconici ad accordi maggiori-spensierati dove si gioca con il tema dell’amore visto sotto tutti i punti di vista. “Desincronizzato” e “Senza filtro”, i brani più introversi del disco, propongono forti messaggi e spunti di riflessione dove Federico mette in campo tutto il suo talento cantautorale. Da citare anche la grinta di “Cerco”, pezzo al quale Federico è molto affezionato, dato che è stato il primo brano che ha scritto in una notte di giugno del 1994. Determinante per la vita professionale di Federio D’Annunzio e per la nascita di questo album “Sogni tra i capelli” è stato l’incontro con l’etichetta indipendente Record Company (con la quale ha firmato il suo primo contratto discografico da solista) e quello con Andrea Zuppini, il quale, riconoscendo immediatamente il suo talento, ha deciso di diventare il suo produttore imbarcandosi in questo progetto. Federico dice: “Nel tempo ho verificato che le mie canzoni più riuscite sono quelle che ho scritto di getto, in meno di mezz’ora. Mi è capitato ovviamente di verificare che, con un lavoro più attento e preciso, in qualche modo più rigoroso, sarebbero uscite immagini più raffinate, passaggi più ambiziosi, sulla carta qualitativamente migliori, però la loro combinazione con la musica avrebbe dato un risultato che avrebbe avuto, in qualche modo, poca forza rispetto all’ingenuità della “scrittura di getto”. In genere scrivere in tonalità minore mi aiuta a comunicare meglio la malinconia, o tristezza o introspezione mentre scrivere in tonalità maggiore predispone a comunicare sentimenti più netti, aperti, leggeri”. I brani del disco sono stati registrati al Metropolis Studio di Milano e masterizzati al Nautilus da Claudio Giussani. Federico D’Annunzio nasce a Porto San Giorgio, a trecento metri dal mare, dalla mamma Iva, portiera d’albergo, e da papà Domenico, magazziniere bravissimo terzino destro e regista mancato. A sette anni inizia gli studi di pianoforte e dopo le scuole medie frequenta l’Istituto Professionale per il Turismo. Federico, concentrato a scrivere le sue prime “ipotesi di canzoni” sotto i libri, si diplomerà alla fine come Operatore turistico e come Musicoterapista, binomio strano che lo porterà a operare nel mondo del sociale presso il centro neuropsichiatrico di San Girolamo e presso la Comunità internazionale di Capodarco. Lavori che gli permettono ancora oggi di portare avanti la sua passione per la musica e di partire per Milano quando c’è da sudare su un palco. Dal 1991 Federico D’annunzio milita in vari gruppi della sua regione come tastierista, senza far uscire allo scoperto il Federico-cantante. Dal 1994, oltre ad essere considerato il cantautore più rappresentativo... del suo condominio, Federico acquisisce sicurezza in se stesso suonando dal vivo le sue prime canzoni. Nel 1999 Kiko, come lo chiamano gli amici, pubblica con il suo gruppo, i Cleep, la sua prima fatica discografica: “Cineguaimai” (Ultrasuoni/edel). In quel periodo, oltre a numerose apparizioni televisive, apre i concerti di Daniele Silvestri e partecipa a Sanremo Rock. Nel 2000 prende la sua decisione più importante trasferendosi a Milano per perseguire la sua carriera artistica. A Milano, Federico vive lavorando come stage-manager per un’importante agenzia di concerti e dal 2001 al 2004 suona ogni sabato al famosissimo “Rolling Stone” (in duo acustico con il suo fedele amico nonché bassista Lucio Fasino, diciamo il suo fido “Sancio Pancia”), attività live che lo aiuta ad acquisire una sempre maggiore consapevolezza davanti al pubblico. Finalmente, nel dicembre del 2002, Federico trova una band solida composta, oltre che dal bassista Lucio Fasino, da Eric Cisbani alla batteria e dal chitarrista Eddy Luciani. L’anno successivo, Federico, con nuova “sfrontatezza”, canta i suoi brani partecipando anche ad importanti manifestazioni nazionali e approda nello storico locale di Milano ”Le Scimmie” che lo vede protagonista ogni mese con tutta la sua band. Nel maggio del 2006 firma il suo primo contratto da solista: ed è l'inizio.