OFFICINALCHEMIKE  "Ho le mie buone ragioni"
   (2005 )

Un disco nervoso, con testi intelligenti e spiazzanti (le due cose vanno spesso di pari passo...). Un disco appassionato, che si può etichettare in tanti modi ed in nessuno allo stesso tempo. Pretenzioso, forse, ma inossidabilmente vero. Un disco da ascoltare senza pregiudizi, a mente sgombra. Un disco diviso in 5 'settori': 'Giallo - settore delle domande senza risposta', 'Rosso - trilogia sulla fase intermedia di un amore in via d'inviluppo', 'Bianco - settore della memoria', 'Blu - settore degli acciacchi mentali' e 'Verde: settore di decompressione'. Un disco definito un "percorso meteoropatico a settori colorati". "Canzoni a colori", quindi, che risentono delle condizioni meteorologiche al momento dell'ascolto. Trattasi di rock, questo è indubbio, per un disco arrivato dopo un primo album autoprodotto di spessore concettuale e musicale dal titolo "Piccola riflessione su dieci personaggi reali". Sono in 3, sono mantovani, forse non arriveranno a vendere come gli U2 ma ci sanno fare, è certo: e non basta? (Andrea Rossi)