JÖRG MIKULA "Music for drums"
(2021 )
Finalmente un vero album di batteria di un batterista solista.
Lo dico già in partenza: avendo studiato seriamente lo strumento della batteria, anche se non sono un mostro di bravura, sarò di parte, non me ne vogliate.
Di solito, non mi piacciono gli album in cui il leader è un batterista, perché spesso sono solo firmati da batteristi che non hanno composto le melodie di quel tale album, o sono sommersi dagli altri strumenti e senti solo un piatto qua e là. Questo succede soprattutto nel jazz.
Con ''Music for Drums'' non succede nulla di tutto questo. C'è la batteria e basta, ma non stanca. I ritmi sono studiati fino al minimo particolare, senza creare quel circo di suoni e snobbismo che a me non piace, ma non perdendo di vista che è un album di batteria.
''Bergenbeats'' e ''Murakami'', rispettivamente la traccia 3 e 8, sono le più fruibili per chi pensa "che palle! è tutto un tutu tata! dove è la chitarra?".
Mikula ci porta all'essenza del ritmo occidentale. Grazie al batterista norvegese, non ci sono fill troppo complicati e antimusicali e nemmeno ritmi né brasiliani né africani, che francamente non ne sentiamo la mancanza, soprattuto a dicembre quando la stagione del tormentone reggaeton è solo un brutto ricordo dell'estate passata.
Consiglio vivamente l'ascolto di questo album per andare oltre i pregiudizi verso questo strumento che, se ben studiato, può essere anche melodico e profondo. (Matteo Preabianca)