ALAN CLARK  "Backstory"
   (2021 )

Già il titolo indica il contenuto di questa nuova fatica dell’ex tastierista dei Dire Straits. Il modo è alquanto singolare per uno che da molto tempo bazzica per gli ambienti che contano del rock’n’roll, perché è come si fosse messo a nudo, sia come artista che come uomo.

Musicista straordinario e dall’eccezionale curriculum, Clark ha scelto di metter mano su una decina di brani importanti della sua storia musicale, non limitandosi a dei “semplici” arrangiamenti. All’ascolto, si riesce a percepire anzi la sua capacità di “entrare dentro” le musiche, riuscendo a farle sue quando il caso lo richiede.

Per ‘Backstory’ in particolare, si avverte anche una componente sentimentale, essendo brani che hanno visto l’artista emotivamente coinvolto. Condizioni ideali per trasmettere questa emotività, riproponendoli con un arrangiamento per solo pianoforte, dando così loro una nuova veste, più intima.

E non poteva che essere così per un pianista classico, invaghito e prestato al rock’n’roll, che ad un certo punto della sua vita torna alle origini, senza rinnegare nulla.

In un’intervista, Alan ammette candidamente che quello del lockdown è stato per lui un bel periodo, perché gli ha permesso di passare più tempo a casa e nel suo studio, anche se ha dovuto ammettere che gli son mancati i concerti dal vivo. Ma il fatto di pubblicare un disco di canzoni rock arrangiate per pianoforte, non ha fatto altro che evidenziare il suo ottimismo, forse perché è uno strumento che da sempre ha la capacità di toccare l’anima di chi ne ascolta il suono, e Alan Clark proprio alle anime si rivolge, non prima di aver rivelato la sua.

Una condizione sufficiente per un disco come ‘Backstory’, un esempio di come si possono concentrare quarant’anni di amore per la musica ed indirettamente per chi, come me, se ne alimenta. Ascoltare brani come ‘Love Over Gold’ oppure ‘I and I’ di Bob Dylan, è quasi terapeutico: si provi ad immaginare un tardo ed uggioso pomeriggio d’autunno, mentre si sta sorseggiando un bicchiere di whisky guardando fuori dalla finestra. Mentre la pioggia batte sul vetro della finestra, ‘Backstory’ inebria l’ambiente. Questo si chiama volersi bene. (Mauro Furlan)