ALBERT MARSHALL  "Beautiful nightmare"
   (2021 )

“Beautiful Nightmare” è il nuovo album di Albert Marshall, chitarrista giunto al secondo capitolo della sua discografia solista, dopo il debutto del 2018 con “Speakeasy”.

Marshall insiste su una produzione interamente strumentale, che esalta, attraverso una notevole varietà di approcci stilistici allo strumento, le sue qualità tecniche. Il ricorso al lick, al bending, allo shredding, il mero esercizio di stile che si alterna a passaggi melodici, il viaggio all’interno di diversi decenni musicali e di atmosfere tipiche di diverse latitudini, ne fanno un prodotto parecchio solido, che non può che conquistare i cultori della chitarra, ma che ambisce ad arrivare anche a un pubblico più ampio.

A fare da contorno e a costituire lo scheletro dei brani, comunque, troviamo anche il basso e una batteria programmata. Per quanto le influenze appaiano evidenti, da Satriani a Malmsteen, passando per Vai, Page e Blackmore, Albert Marshall riesce a essere sempre sé stesso, muovendosi agilmente fra diversi generi e interpretandoli sempre con la stessa autorevolezza.

Indicativo, in tal senso, il passaggio dal metal di “Charmander’s Nightmare”, segnato da riff robustissimi e da spesse linee di basso, al denso groove di “Ugly Motherfunker”, che vira sul funk e si concede qualche ammiccamento al blues. “Ice Scream”, al contrario, apre a passaggi ben più atmosferici, con effetti da synth in una cascata di riverberi, mentre “At the Gates” guarda all’oriente. “Beautiful Nightmare” è una scoperta continua e mostra le qualità e il potenziale per uscire dalla nicchia, o almeno ce lo auguriamo. (Piergiuseppe Lippolis)