A TONIC FOR THE TROOPS  "Ambush"
   (2021 )

Gli A Tonic for the Troops sono un quartetto capitanato da Ellen Brekken, bassista norvegese. “Ambush”, il primo lavoro (uscito per Odin Records) della formazione composta anche da Espen Berg (piano), Magnus Bakken (sassofono) e Magnus Sefaniassen Eide (batteria), rappresenta il debutto, per Brekken, da compositrice e leader di una band.

I riferimenti artistici di Ellen Brekken partono da reali fatti di storia, e il nome “Tonic for the Troops” deriva da un vecchio detto inglese, risalente ai tempi della dominazione in India, quando la tonica era il principale antidoto alle zanzare veicolo di malaria. Sul piano meramente musicale, “Ambush” si inserisce inevitabilmente nell’ampio calderone del jazz e ciò non stupisce affatto, dato il background degli artisti coinvolti.

I pezzi sono solo otto, ma i percorsi sono quasi sempre lunghi e articolati: a testimoniarlo c’è una durata complessiva che supera di poco un’ora. Sugli scudi il pianoforte, a partire da “The Capitulation of Alexandria”, ma la prova di insieme si attesta subito su livelli notevoli e i ricami degli altri musicisti confezionano un brano che conquista immediatamente.

“Ambush” funziona anche nei passaggi più ragionati, come “Marc’s Lament” e “Blue Nile”, ma la band si lascia preferire quando prova a correre un po’ o si avventura in strade meno lineari: nell’opener come nella titletrack (ma si potrebbe aggiungere alla lista anche “Atlantic Crossing”), gli A Tonic for the Troops riescono a suggerire un’atmosfera da jam session festosa, evitandone però gli eccessi, e conservando sempre una struttura definita. Non ci sono, comunque, passaggi non a fuoco in “Ambush”: la sua qualità lo rende uno dei prodotti essenziali del 2021 per chiunque ascolti abitualmente jazz. (Piergiuseppe Lippolis)