MAUTO  "Il tempo migliore - Acustico"
   (2021 )

Cosa spinge un artista a pubblicare la versione acustica di un suo album uscito da pochi mesi come “Il tempo migliore” di (Gianfranco) Mauto? Credo che, alla base di tutto, ci siano due ingredienti fondamentali: passionevole affetto e un pizzico di coraggio ma, al pianista-fisarmonicista romano, di certo questo non manca, poiché spogliare le 11 canzoni di “Il tempo migliore - Acustico” lasciandole col solo abito pianistico, è operazione audace ma, al contempo, fascinosa. Dunque, cosa è cambiato, sostanzialmente, dal suo gemello? Che il quadro seduttivo è aumentato, complice anche la presenza della leggendaria Miranda Martino, che presta la sua voce carezzevole nel duetto di “Nero, bianco e blu”, formulata su un testo inedito di Piero Ciampi; e, state pur certi, che se la nota singer non fosse stata colpita dalla sensibilità di Mauto nel catturare l’essenza concettuale del brano, avrebbe sicuramente declinato l’invito. Invece, dona la sua classe per elargire emozione limpida in una dimensione riflessiva e toccante, con il Nostro capace di seguirla con i tasti bianchi e neri in un dolce e malinconico afflato.

Con indubbia suggestione dettata dallo strumento, Gianfranco incastra tematiche d’amore, nazionalistiche, il riscoprirsi chi siamo veramente e che ruolo stiamo giocando nella partita della vita, l’attendere una carezza ristoratrice che diventa speranza imprescindibile per riassaporare il bene comune, nella convinzione che il prossimo minuto sarà migliore del precedente, per lasciarsi alle spalle negativismo e rassegnazione. L’emozione rasenta la tracklist con la forza dei tasti che Gianfranco sa pigiare con premura cantautorale finissima, disegnando quadretti d’intensa suggestione che non potranno suscitare indifferenza. Lasciate scorrere i fiumi vellutati di “Al di là”, “Che cosa sono le nuvole”, ”Clemente”, “Ero un uomo” o “Le mani nel vento”, per suggellare un indotto poetico vibratile. Con il solo ausilio del pianoforte, l’artista capitolino ha voluto ricreare il mood delle canzoni allo stato originario, con una dieta formulativa che ne esalta il dimagrimento primordiale con peso equilibrato, tra poetiche ed inserti di vita, centrando l’obiettivo “piano”… “piano”. (Max Casali)