WHISPER ROOM  "Lunokhod"
   (2021 )

Partiamo con qualcosa di stupido. Volevo saperne di piu' su questo trio ma quando mi sono messo a cercarli sul motore di ricerca californiano, li ho maledetti perche' le prime quattro pagine mostrano solo aziende di insonorizzazioni. Comunque, dopo averli benedetti animatamente, eccoli. Il loro suono e' molto interessante: chitarre, batterie, bassi, tutto effettato e trasposto elettronicamente. Con le prime due tracce sembra di stare seduti in un treno senza destinazione. Cio' mi ha incuriosito e ho pensato... sta a vedere che il titolo, anzi l'unico titolo dei brani, ''Lunokhod'', vuol dire qualcosa? Infatti, e' una serie di robot lunari sovietici degli anni '70. Da qui si evince l'atmosfera in sospeso di tutto il lavoro. Non ho compreso pero' dove sia l'aggettivo "sovietico" nella musica del trio: forse nella qualita' del suono, leggermente grezzo e lo-fi? A me piace, comunque. Traccia preferita, la numero 2 (''Lunokhod_02''), sembra che l'introduzione debba raggiungere un climax potente ma, come il treno di cui sopra, non va da nessuna parte. E perche' dovrebbe? Rimaniamo dove siamo e ascoltiamo, sospirando, i Whisper Room. Un apprezzamento degno di nota alla loro etichetta, la Midira Records. Ha sempre tirature limitate per scelta di capolavori assoluti. (Matteo Preabianca)