LUSTMORD & NICOLAS HORVATH  "The fall (Dennis Johnson's november deconstructed)"
   (2021 )

Nel 1959, il compositore e matematico Dennis Johnson scrisse “November”, composizione in quattro parti per solo pianoforte, considerata la prima pietra del minimalismo. Oggi, Brian Williams alias Lustmord (compositore celebre soprattutto per le colonne sonore de ''Il Corvo'', ''Dal tramonto all'alba'' e ''First Reformed - La creazione a rischio'') e il pianista Nicolas Horvath (a lungo collaboratore del grande Philip Glass), la prendono e la decostruiscono, inserendola nel panorama dark ambient, con questo ''The fall (Dennis Johnson's november deconstructed)'', appena uscito per Sub Rosa Records). Fine. Potremmo già chiuderla qui. Come è minimalista la composizione, anche l’approccio interpretativo è minimale. I drones sono gradualissimi, profondi ma lontani. Ad esempio nel primo capitolo, a parte nell’introduzione, questi ambienti aggiuntivi alla composizione, iniziano ad essere molto presenti solo verso il diciottesimo minuto, mentre prima sono accennati. Quando arrivano, aggiungono una componente di tensione e di nevischio. Il suono del pianoforte è più ovattato rispetto all’originale, il tocco è più morbido. Vuole essere un’interpretazione onirica, ma il sogno è lucidissimo. Dove il pianoforte lascia spazio a più pause, lo spazio se lo prende Lustmord, che infatti nella seconda e nella terza parte si fa sentire di più, con la sua incombenza inafferrabile. Nel quarto e ultimo capitolo sentiamo contemporaneamente fondali minacciosi e uccellini cinguettanti, mescolando le dimensioni e disorientando. Parafrasando Mario Schifano, possiamo parlare dunque di “minimalismo rivisitato”. (Gilberto Ongaro)