CALAMARI FOR LUNCH "Calamari For Lunch"
(2021 )
I Calamari For Lunch sono un super progetto toscano, nato a Piombino, un piccolo comune in provincia di Livorno. Il loro sound è un nucleo di arti visive e psichedeliche, incentrate su riff ruvidi dalle forti influenze anni '70. La band si presenta con 5 elementi: King e Ink alle due chitarre, Frisco al basso, Ronnie batteria e Nico voce principale. Il disco d’esordio “Mesmerize” è un autentica bomba a orologeria, che esplode in una carica pazzesca su un tempo martellante dalle forti vibrazioni uniche. Viene prodotto e distribuito per l’etichetta italiana ResistoDistribuzione, che sotto il suo bagaglio produce band interessanti e dal grande impatto sonoro, di matrice hard n heavy.
Il singolo “In the Lounge” apre le atmosfere acide e orientali, dando da subito un forte segnale a tutto il resto del lavoro. Il timbro iniziale che troviamo al suo interno si avvicina ai primi lavori di Billy Idol, con una buona dose personale di sonorità danzanti e fuori dal tempo, e la traccia si chiude con un breve solo di chitarra tendente al blues. A seguire “Shock Joker”, un brano granitico, quasi noise, dove viene messo in grande spolvero tutto il lato internazionale del progetto, e le chitarre sporche e oscure si fondono con il tempo mistico della struttura. Su “Another Day on Earth” l’inizio sognante sposta il sound in qualcosa di orecchiabile, con il groove di basso essenziale, molto deciso e d’altri tempi, mentre i vari arpeggi danno colore alla traccia in maniera unica, e il cambio di ritmo nel finale quasi sul punk è davvero una chicca. “Arabian Sand” spinge la tematica acustica e delicata all’interno di un sogno veggente, pilotati su un tappeto volante in un vortice infinito. Nel secondo singolo “Mesmerize” ci sono i primi segnali al dream electro pop, il delay distorto e dissonante va a gonfie vele insieme alla linea vocale amplificata. Di questo brano troviamo anche un videoclip delizioso, diretto da Simone Gazzola.
Su “Alien Brain Soup” si cambia rotta in paesaggi country/western, ed è un chiaro segnale che la band abbia voluto mettere davvero tutto il suo potenziale e la grande cultura musicale all’interno di questo disco. “Veg & Lips” è un muro di suoni energici, che levano il respiro, mentre in “Loser” la corsa rallenta, lasciando un’impronta matura, anche se manca di mordente. Verso la fine di questa cavalcata “Chocolate” apre una scarica elettrica notevole, dalle influenze quasi new wave, anche se le chitarre seguono il loro cavallo di battaglia di gusto hard rock più spinto. “Ink” completa questo lavoro studiato e messo su con grande grinta e livello tecnico da vendere, la take è una suite strumentale che lascia poco spazio alle parole.
In conclusione un album ben fatto, senza troppi virtuosismi o tecniche assurde, diretto e di grande qualità. (Simone Catena)