JAMES MEADOW "A scarecrow sight"
(2020 )
L'italianissimo James Meadow (al secolo Davide Falcone) arriva con un disco di cui sinceramente sentivamo il bisogno (anche se questa frase esiste quasi esclusivamente per dire l’opposto). Voce calda, cantautorato old school, arpeggi, chitarra acustica, calore, morbidezza dei suoni, fantasia, estro, dolcezza, tutte parole che vanno ad identificare il nuovo lavoro del cantautore-antropologo intitolato “A Scarecrow Sight”. Il disco è amabile ed amato, in ogni sua traccia. “Holding the future” risulta essere insieme a “Mother” una delle tracce più belle dell’intero disco, mostrando come i sentimenti veri non passino mai di moda, e mostrando pure come un cappellino ed uno slang moderno non potranno mai sostituire la bellezza di un certo tipo di musica. James Meadow (nome d'arte che nasconde un riferimento alla nota antropologa Margaret Mead) riesce a farci tornare in mente un certo tipo di cantautorato, illustrando come la bellezza abbia sempre il suo valore, e come con poche parole e con poche note si riesca ad accendere un fuoco interiore che riscalda anche la notte più buia dell’anima. Lo dicevamo all'inizio, ne sentivamo il bisogno in un periodo così, e ne sentiremo sempre il bisogno perché non si è mai sazi di bellezza e di belle canzoni come quelle contenute in “A Scarecrow Sigh”, che per me saranno sempre lo stupore di una domenica pomeriggio passata ad amare qualcosa che purtroppo è andato perso. Un ottimo cantautore da scoprire e tenere d’occhio. (Lorenzo D'Antoni)