INTERPRETI VARI  "Primo maggio tutto l'anno 2006"
   (2006 )

La manifestazione legata al 1° Maggio è divenuta, purtroppo, un evento meramente politico, ben lungi, quindi, dagli intenti per i quali la ricorrenza è nata, ricorrenza che dovrebbe quindi essere assolutamente super partes e non solo, quindi, per chi la pensa in un certo modo, escludendo chi ha (addirittura) l'ardire di avere idee diverse. Ecco, in quest'ottica la musica, ancora una volta, ci ha salvato e ci salverà. Non c'è traccia di politica (evviva!), ne' di una fazione ne' di un'altra, nelle canzoni di questi giovani. E quindi: plauso all'Organizzazione "Primo Maggio Tutto L'Anno", che (finalmente) distante da pastoie politiche, cerca e premia la musica emergente tricolore. Non solo per il 1° maggio ma, appunto, tutto l'anno. Ad ogni edizione del mega-concerto, poi, gli artisti che si sono distinti nella rassegna hanno la facoltà di suonare sul palco di Roma davanti ad una platea smisurata: lo scorso anno, giusto per fare un esempio, 1 milione di persone in piazza ed oltre 2 davanti ai teleschermi. Lanciata la terza edizione della Rassegna omonima, esce questo secondo volume del CD compilation, ancora realizzato grazie al contributo dell'IMAIE (Istituto per la tutela dei diritti degli Artisti, Interpreti ed Esecutori). Presenti i 15 finalisti nazionali della passata edizione, vinta dai molisani Riserva Moac e dai laziali Wogiagia, con l'aggiunta di 3 bonus tracks, vale a dire i nuovi brani dei vincitori della precedente edizione, i laziali Cappello a Cilindro ed i liguri Biogora, insieme ai campani Levia Grava, che si erano aggiudicati il premio EcoRadio. Il che significa: non solo si premiano artisti validi, ma li si segue pure nei primi passi della loro carriera. Cosa che, nel caso degli ottimi Cappello a Cilindro, si rivela quanto mai azzeccata, trattandosi di un ensemble ormai unanimemente apprezzato, ed alle soglie di una meritata notorietà. Il livello è, generalmente, davvero altissimo, con alcune punte da applausi a scena aperta: Franz Campi, Manigold, Moleskin, soprattutto gli ottimi Neruda, rendono la compilation godibile e quanto mai speranzosa, per un futuro tricolore delle sette note tutt'altro che banale. (Andrea Rossi)