ARASHI "Spiagge adriatiche"
(2020 )
Minimalismo, essenzialità e introspezione, sono tre elementi che vanno a comporre ‘Spiagge Adriatiche’, questo brevissimo ed incisivo EP, che segna l’esordio di Arashi, la nuova veste di Riccardo Schiara. Sono dieci minuti che paiono un eternità, in un flusso continuo di suoni, che spaziano dal soul alla black music, accennando ad una trap in stile Mahmood, ma spogliata di fronzoli non necessari. In una perfetta alternanza di luce e ombra, la prima traccia ''Incubo'', proietta in un universo onirico che può solo elevarsi, con il sound di ''Angeli'', che più si avvicina alla trap, ma evocando sensazioni primordiali, che vengono portate al massimo livello in ''Spiagge Adriatiche'', la title-track che è anche una rifondata dichiarazione d’intenti, una ricerca introspettiva e quasi spirituale, accennata, mai banale e mai stucchevole; la perfetta conclusione si trova con ''Manifesto'', che va a comporre una struttura circolare con il primo brano, quasi ad invocare un re-play. Una perla che sembra scendere da un iperuranio di riflessione e autocoscienza, con un sound perfettamente bilanciato ed equilibrato, che fa breccia nelle corde più intime dell’ascoltatore, con la delicatezza delle onde del litorale adriatico.