VANISH "Altered insanity"
(2020 )
A tre anni di distanza dal loro ultimo lavoro discografico, sono tornati i Vanish, band metal tedesca attiva da ormai vent’anni e piuttosto conosciuta in patria. “Altered Insanity” nasce proprio con l’idea di celebrare questo traguardo: nessun inedito, ma quattro brani del repertorio dei Vanish rivisitati anche grazie alla collaborazione con altrettanti musicisti. A inaugurare “Altered Insanity” è “The Pale King”, al quale ha partecipato anche Alicja Mroczka: pur conservando il suo piglio power metal, il brano è influenzato positivamente dal contrasto tra due voci diverse, ma mai stridenti. “We Become What We Are”, con Tim “Ripper” Owens, si apre alla melodia e rimane un po’ sospesa grazie anche agli eleganti ricami pianistici e a un’elettronica di contorno mai invasiva. Parecchio più violento è l’impatto con la ruvidissima “Disbelief”, informata da un’atmosfera thrash e da qualche traccia di metalcore, mentre il quarto episodio di “Altered Insanity” è una cover di “Heaven And Hell”, tributo a Ronnie James Dio e ai Black Sabbath: costruita intorno a piano e voce, l’interpretazione è davvero apprezzabile. “The Grand Design” è l’ultimo brano di “Altered Insanity”: realizzato con Ralf Scheepers, muove dal pianoforte e da un’atmosfera simile a quella di “Heaven And Hell” per poi assumere la fisionomia di una ballata power metal. I Vanish festeggiano vent’anni con un regalo per i propri fan: nulla di nuovo, nessuna rivoluzione, ma le rivisitazioni dei quattro brani e la cover convincono. (Piergiuseppe Lippolis)