TOSCA  "Morabeza"
   (2019 )

Esce oggi il nuovo progetto di Tosca, strettamente connesso al documentario “Il suono della voce”, di cui vi abbiamo parlato già. Risultato di un viaggio/tournée durato tre anni in giro per il mondo, questo bellissimo disco è la summa degli incontri con i musicisti e cantanti locali. Prodotto e arrangiato da Joe Barbieri (“è il mio corrispettivo maschile”, dice di lui la cantante) che ha anche adattato il testo di alcuni brani in italiano, il disco contiene undici canzoni, alcuni originali, altre cover. Il progetto è cominciato con “Giuramento”, il primo brano della tracklist, adattamento di Barbieri di una canzone di Pixinguinha portato al successo in Brasile da Marisa Monte. “La bocca sul cuore” è una splendida, lenta bossanova con il testo scritto da Barbieri e cantata assieme a Lenine, artista brasiliano che ha voluto eseguirla in italiano, mentre la stupenda voce di Tosca arricchisce il pezzo con le sue armonizzazioni vocali. Altro samba brasileiro è “Mio canarino”, adattamento di un altro pezzo di Marisa Monte. “Normalmente” è un brano di Joe Barbieri che Tosca ha scelto di cantare con il grandissimo cantautore brasiliano Ivan Lins, ottenendo un risultato emozionante. E ancora “Simpatica” è un gradevolissimo adattamento di Barbieri di una canzone dei Pink Martini. Quindi in scaletta troviamo due pezzi del repertorio di Tosca, “Serenata de paradiso” e “Il terzo fuochista”, (presentata anni fa a Sanremo), cantati in francese, il primo con Awa Ly e il secondo con la jazzista Cyrille Aimée. E davvero assumono connotati da chanson française, dimostrando che la musica è universale e può perdere l’identità della terra da cui proviene se suonata e cantata con autenticità e passione. E che dire dei due pezzi della portoghese Luisa Sobral? “Per ogni oggi che verrà” è una perla, adattamento in italiano di Barbieri di quella “Amor pelos dois” scritta dall’autrice per il fratello Salvador, che due anni fa vinse inaspettatamente l’Eurovision Song Contest. Mentre “Un giorno in piu” è un’altra delizia scritta dalla Sobral in italiano appositamente per Tosca e cantata in duetto. Completano l’album “Ahwak”, cantata con l’algerino Lotfi Bouchnak, “Vodoo Rendez-vous” (adattamento di Barbieri della colonna sonora del cartoon “Appuntamento a Belleville”) e soprattutto la conclusiva “João”, una canzone che il brasiliano Cèsar Mendez aveva scritto per João Gilberto e che la cantante romana canta con l’autore del testo Arnaldo Antunes dei Tribalistas. Un disco raffinato, elegante, acustico, suonato divinamente con sola chitarra, violoncello, percussioni e poco altro, cantato da una delle più belle voci italiane con la classe che la contraddistingue, con la passione che si percepisce da ogni nota emessa e con la curiosità che l’ha portata a fare questo viaggio musicale e culturale che non può non emozionare chi lo ascolterà. (Francesco Arcudi)