WHEELS OF FIRE "All in"
(2025 )
Apprezzo molto quando m’accorgo che una band, nel corso degli anni, s’impegna per una lenta ma imprescindibile evoluzione formativa, nel sound e nelle convinzioni esecutive.
La premessa è ispirata alla storia del quartetto melodic-hard rock dei Wheels of Fire, che, in circa vent’anni di militanza, ha suggellato un decisivo cambio di rotta, partendo dalle coordinate AOR classicheggianti dei primi 2 albums (“Hollywood rocks” e “Up for anything”) fino alla sterzata risolutiva verso un hard-rock melodicamente molto più ricco e dinamico, intrapreso col precedente “Begin again” e finalizzato, oggi, col nuovo “All in”.
Con una dozzina di brani in elenco, il combo nostrano si gioca tanto per puntare ad una conferma definitiva che si può già dedurre, visti i massicci plausi ricevuti in passato anche oltralpe per il leader Davi Rox e soci. Insomma, un ritorno gradito e spettacolare visto che i contenuti di “All in” sono forgiati e miniati con mestiere, con la new entry al basso di Simon Dredo che aggiunge impulsi formidabili all’insieme.
Il piatto forte della band sono sicuramente i refrains godibili come quelli di “Fool’s Paradise”, “99 lines”, “Neverland” o “9.29”, incernierati in riffs accattivanti. Invece, quando questi ragazzi solcano terreni ballad, concimano con humus un po’ dolciastro ma notevolmente maturo in “End of time”, “Resonate” e “Invisible”, marcando evidenti echi di Bon Jovi e Survivor.
Tanta bella energia viene inoculata con i sieri di “EmpTV”, “Walking on the wire” e “Heaven is sold out”, intrisi di assoli e guitar-works alquanto magnetici. Per salutarci, i Wheels Of Fire si affidano alla prorompente power-ballad “Staring out the window” che risulta un arrivederci coi fiocchi, sperando che non dovremo più attendere (mediamente) un lustro per riaverli nelle nostre orecchie.
A conti fatti, “All in” rafforza la convinta progettualità dei Wheels of Fire di aver trovato la quadra giusta per ostentare il loro atelier sonoro con passerelle melodiche e rocciose di tutto rispetto. Rock on! (Max Casali)