MINISTRI  "I soldi sono finiti"
   (2006 )

Geniali. Geniali in tutto. Nella musica (ovviamente questa è la cosa davvero importante), nei testi (ugualmente importante, ed ugualmente all'altezza), nella copertina (che contiene un vero euro!), nel libretto interno (che al posto di testi o ringraziamenti, mette gli autentici "conti in tasca" alla band, con il business plan del lavoro e le varie e credibili soglie di pareggio dei costi...), negli arrangiamenti (compresa l'improbabile fisarmonica che, tra un brano e l'altro, "scimmiotta" il tema del brano appena ascoltato). Insomma, geniali, e basta. Trio rock d'altri tempi (chitarra-basso-batteria), e spirito menefreghista d'altri tempi. Menefreghista dell'eventuale impatto dell'album. Pensate che i Sex Pistols avessero messo in preventivo il successo di 'Nevermind the bollocks'? Ovviamente no, avevano voglia di fare un disco e l'hanno fatto, fregandosene del resto. I Ministri paiono animati dallo stesso sano menefreghismo (suonando anche meglio dei Pistols, nessuno si offenda...). Ed in questo, fatecelo dire, sono così diversi, dai 'veri' ministri, quelli di politica e tv, che per ogni cosa che fanno hanno sempre un personale tornaconto. Questi no. E, del resto, cosa vi aspettavate da in trio che si autotassa per inserire, come dicevo, un euro in ogni copia del proprio cd? O pazzi, o geni. Io, l'ho già detto, propendo per la seconda ipotesi. Dio ci preservi i Ministri. Quelli veri, cioè questi qua. Gli altri, che s'affoghino. (Andrea Rossi)