JOSEPH PARSONS  "Digging for rays"
   (2019 )

Non ha bisogno di presentazioni Joseph Parsons, cantautore di stanza in Germania, ma cresciuto tra Louisiana e Pennsylvania, con all’attivo oltre dodici dischi in più di due decadi di attività. Nel 2019, ritroviamo Parsons nella sua comfort zone, con un nuovo album, intitolato “Digging for rays”, che conserva il suo afflato cantautorale e che resta sospeso fra folk e rock, mantenendo saldo il legame con la tradizione, ma non rinunciando a proporre qualcosa che suoni anche nuovo. L’album si apre con la malinconia velata di “Wide awake” e prosegue con l’elegantissima “Come around”, ma il primo vero acuto arriva con la doppietta tra la vivace “Living things” e l’ottima “Beautiful lie”, stratificata e sfumata da un’atmosfera a tratti sognante. “Today” e “Piracy” seguono lo stesso andazzo e si aggrappano a schemi da cantautorato classico, senza correre troppi rischi, mentre “Sad parade”, col suo sound acustico ed essenziale, rappresenta uno dei momenti più intensi di tutto “Digging for rays”. Dopo la parentesi più rockeggiante di “Dreaming”, si torna a un cantautorato folk da viaggio, con “Long road”, poi l’album si chiude “Hellwach”, ovvero “Wide awake” cantata in tedesco. Joseph Parsons conferma il suo buonissimo stato di forma, con un bell’album in cui riesce a sfruttare tutta la sua esperienza di musicista e di viaggiatore. (Piergiuseppe Lippolis)