LUCA BONIFACCIO  "Pensare è gratis"
   (2019 )

A distanza di due anni dal suo debutto discografico con “Una barca e un pescatore”, torna a farsi sentire Luca Bonifaccio, e se (come dice il titolo) “Pensare è Gratis”, scrivere sul nuovo progetto musicale dell’artista veneto (e soprattutto giudicarlo molto più intimo e più maturo rispetto al suo esordio) è alquanto doveroso.

"Pensare è Gratis" è un disco itinerante, essendo nato “sentimentalmente” in Spagna (paese in cui l’artista ha passato gli ultimi due anni della sua vita), e prodotto in Italia, dove chiudendosi nello studio di registrazione, in compagnia della sua chitarra, Luca è riuscito in maniera intima ed appassionata a raccontare episodi di vita vissuta, momenti tristi e momenti felici, nati tutti dall’incrocio di vite e situazioni vissute in terra “iberica”, e che sicuramente hanno lasciato qualcosa di prezioso nel suo animo, riuscendo in maniera convincente a trasmetterlo nei suoi testi.

Rispetto a “Una Barca e un Pescatore”, i brani scritti e arrangiati da Luca Bonifaccio, in collaborazione con Cristiano Dall’Aglio, denotano un netto cambio di prospettiva sonora ed interpretativa, e lo si capisce fin da subito durante l’ascolto di “Poco Spazio”, la prima traccia del disco, un brano dotato di un ottimo sound, e al cui interno si nota un’interessante progressione sonora e ritmica che lo rende, a mio avviso, il brano “manifesto” dell’intero LP.

Molto più colorata e sbarazzina è “Luna”, il cui piacevole motivetto, leggero e disincantato, svanisce nelle atmosfere più malinconiche e profonde di “Cadono Lente”, una ballata molto intima, le cui emozioni viaggiano esclusivamente sulle morbide corde di una chitarra classica.

L’ascolto scivola via gradevolmente, con una piacevole alternanza di brani allegri e gioiosi come “La mia ragazza Marta” (pregevole l’inserimento dei fiati nell’arrangiamento del brano), e di ballate in stile cantautoriale, con marcate sfumature indie/folk, come “05 Maggio ‘54” e “Ascolta di Più”, dove risalta la magnifica “plettrata” flamenchera di Luca.

Pur rimanendo sempre nei confini del pop cantautoriale, i ritmi si alzano come ad esplorare nuovi territori musicali, ed assumendo sonorità velatamente dance in “Il Vento” e “Il Profumo delle Nuvole”, dove spicca la delicata voce di Alessandra Ferrari.

Siamo così giunti alla fine del disco e, come in una di quelle serate da discoteca degli anni novanta, si accendono le luci, i toni si abbassano e iniziano a risuonare le note di “Meglio Così”: è il momento tanto atteso del “lentone” che chiude la serata e che porta via con sé tutte le sensazioni, le emozioni, le riflessioni e le storie che questo album è riuscito a raccontare.

Rispetto al disco d’esordio, “Pensare è Gratis” è un album più “adulto”, che ci consegna dieci canzoni sincere, dirette, senza particolari acuti stilistici ma non per questo meno ricche di contenuti da cantautore, sia dal punto interpretativo che esecutivo; forse quello che manca è un pizzico di “originalità” e, se posso dare un consiglio, per i prossimi progetti ripartirei da “Poco Spazio”, il primo brano dell’album e, secondo me, il più originale dell’intero progetto musicale. Voto:7 (Peppe Saverino)