BEWIDER  "Full panorama"
   (2019 )

A due anni dall’EP ''Dissolve'' e dal conseguente largo consenso che riscosse dalla critica, Piernicola Di Muro, producer e compositore cinematografico e televisivo noto col moniker BeWider, è tornato col suo full length di debutto, intitolato “Full Panorama”. “Full Panorama” riparte da quanto già pubblicato e arricchisce il discorso con un sound che resta inevitabilmente legato al mondo del cinema ma che, nella sua oretta scarsa di durata, mostra qualche spunto quasi danzereccio, e a tratti disegna atmosfere vagamente psichedeliche, pur conservando la sua natura di ideale colonna sonora. “Full Panorama” si schiude con “Panorama” e “We dream as we act”: dall’incedere risoluto del primo si passa ad un ambient molto cinematografico, che cede poi il passo alle rarefazioni ed ai sogni lucidi di “People living deeply”. I crescendo liquidi di “Last one night” conducono verso scenari ancora filmici (“Retina”) e verso le allucinazioni (à la “XTRMNTR” dei Primal Scream) di “Sartorius”, mentre la seconda metà dell’album è inaugurata dal morbido cullare di “The Episode” e dai suoni eterei di “Latitude”. “No one ever became wicked suddenly” torna a tracciare atmosfere rarefatte, prima della gemma “Degree of unpredictability”, intrisa di lucidissima nostalgia. Il livello resta alto in chiusura con “La Nascita”, ancora ammantata di malinconia, e l’acidulo “Everyone else is already taken”. “Full Panorama” è davvero un ottimo esordio sulla lunga distanza per BeWider: un disco in cui perdersi, magari di notte e con la luce spenta, che suona già estremamente maturo. (Piergiuseppe Lippolis)