TOSHIMARU NAKAMURA  "Re-verbed"
   (2018 )

"Satoshi, che strumento suoni?" "Il clarinetto!" "E tu, Yuko?" "Il violino!" "E tu, Toshimaru?" "Il mixer!" "Prego?" "Il mixer!" "Ehm...". Potrebbe iniziare così una surreale conversazione tra musicisti giapponesi, perché Toshimaru Nakamura, innovativo sperimentatore nell'elettroacustica, e rappresentante di punta della scena onkyokei fin dai tardi anni '90, utilizza esclusivamente il mixer come generatore diretto di output, senza alcun input proveniente da altri strumenti musicali. Da quando ha iniziato questo esperimento, ogni traccia che ottiene prende il nome di "Nimb", affiancato dal numero di serie. Nel nuovo lavoro "Re-verbed", appena uscito per Room 40 Records, possiamo ascoltare i risultati da "Nimb #51" a "Nimb #58". Nel "51" ci si presenta il rumore principale, un segnale grave e tagliente, che sembra anche intonare una sequenza di due note, un intervallo di quinta. Nel "52" si tesse una ritmica costante e un crescendo d'intensità, in "53" si inizia a giocare con gli effetti di cut off e resonance, altra ritmica in "54" che si compone di input ruvidi e di un soffio di vento, costituito dai feedback del mixer. In questa ricerca rigorosamente "no input", l'effetto ambito è quello desiderato negli intenti, una sorta di "quiet noise", una texture composta da rumori ma non per disturbare, bensì per rispondere ad una particolare concezione ambient. La ritmica di "55" sembra imitare un pezzo techno, mentre grazie a "56" scopriamo che anche il mixer può fare le fusa! In "57" rumori bianchi vengono spezzettati, e suonano come dei microorganismi. A fine di questa traccia udiamo ancora una volta tre note reiterate, stavolta acute. Lo stupore infantile chiede come siano state ottenute. Alla fine in "58", tanto per ribadire il concetto ambientale del progetto, le briciole di stimoli sonori vengono, per usare un termine da tecnico del suono, panpottate rapidamente nella sequenza. Così, si ascolta un unico stimolo che passa velocissimamente da destra a sinistra nelle orecchie, raggiungendo un effetto binaurale. E dal micromondo onkyokei per ora è tutto. Dopo l'ascolto di "Re-verbed" non guarderete più al mixer con gli stessi occhi. (Gilberto Ongaro)