SPLASHGIRL "Sixth sense"
(2018 )
“Sixth Sense”, appena uscito per la gloriosa Hubro Records, è il nuovo album degli Splashgirl, formazione composta da Andreas Stensland Lowe alle tastiere, Jo Berger Mhyre al basso, alla chitarra e alla strumentazione elettronica, e Andreas Lonmo Knudsrod alla batteria e alle percussioni. Figlio della collaborazione con l’ingegnere del suono Randall Dunn, si tratta del sesto lavoro del trio, ancora sospeso fra suoni elettro-acustici e velleità sperimentali. L’album si apre con “Carrier”, che si schiude sulle note di un piano scheletrico e che nella sua parte centrale deflagra, con la comparsa dell’elettronica dopo una parentesi di sole percussioni. “Broken” cresce molto lentamente e, dopo un inizio parecchio scarno, nel finale presenta un bel dialogo fra batteria e piano, mentre la titletrack suggerisce vaghe ambientazioni cinematografiche, specialmente nella parte centrale, quando ancora le percussioni e l’elettronica alimentano un senso di pathos assimilabile a quello di una colonna sonora. Dopo le evoluzioni e l’imprevedibilità di “Monsoon”, “Sixth Sense” conosce uno dei suoi momenti più ariosi, con i suoni limpidi della prima parte di “Half Self” e quelli più distesi e dolci di “Taal Caldara”. A chiudere, invece, è “Sedna”, incentrata su esili tastiere che si adagiano su tappeti elettronici. Gli Splashgirl confermano la loro capacità di sperimentare senza dimenticare l’attenzione per la fruibilità, con un bel lavoro che concilia nel modo migliore entrambi gli elementi. (Piergiuseppe Lippolis)