BONA HEAD "Noises from melancholia"
(2018 )
Il mondo del cinema e della musica hanno sempre avuto un rapporto strettissimo. Quanti video musicali sono stati diretti da famosi registi cinematografici o comunque sono dei veri e propri mini film? E quante scene di film sono rimaste impresse nella memoria collettiva per la colonna sonora di sottofondo o per la magia creata da una particolare canzone a sottolineare l’azione? L’italianissimo Roberto Bonazzoli, in arte Bona Head, è rimasto così colpito dal discusso “Melancholia” di Lars Von Trier da farsi ispirare un intero album. Ex cantante del gruppo SHW, Bonazzoli è al suo quarto progetto solista. Lo stile è un pop rock dalle atmosfere spesso ariose grazie agli arrangiamenti sinfonici. I primi due singoli estratti dal disco sono “Magic cave” (classica pop rock song tranquillamente radiofonica) e “We1” (ballad orchestrale che non sfigurerebbe in una qualsiasi scena d’amore cinematografica). Mentre altri brani notevoli sono “Mixed blessing”, midtempo electropop e “The astronomer”, che musicalmente ricorda un po’ i Duran Duran dei tempi migliori. I testi invece, per stessa ammissione dell’autore, riprendono in alcuni casi addirittura i dialoghi del film, ispirato al regista danese da una sua forte depressione. Un progetto originale, questo “Noise from Melancholia”, che può incantare anche gli ascoltatori che non sanno nulla del film in questione. (Francesco Arcudi)