STONE OF A BITCH  "Stone Of A Bitch"
   (2017 )

Gli Stone Of A Bitch sono un duo francese che ha da pochissimo debuttato con un lavoro omonimo di dieci tracce, realizzato con l’intenzione di analizzare e studiare le storture e le ombre della mente umana, per tentare di esorcizzare tutto ciò che opprime l’uomo moderno, dall’incertezza all’ambiente circostante. Per farlo, il duo di Cannes ha confezionato un disco piuttosto originale, che combina suoni elettrici, acustici ed elettronici, lavorando a un alternative rock che prende molto in prestito da altri generi. “That’s A War” apre il disco quasi in salsa post punk, con sottotesto fittissimo durante le strofe e più orientato all’indie rock durante i ritornelli. La successiva “Killing Summer” è un più classico brano alternative, vagamente anni novanta, costruito intorno a un riff molto robusto, esattamente come accade in “Caribbean Dive” e nell’incalzare delle sue strofe dagli echi Foghat. È “Wolves” che torna a mescolare un po’ le carte, nonostante sia ancora la chitarra elettrica distorta a disegnare lo sfondo, diventando di diritto uno dei pezzi più ispirati del lotto, al pari della conclusiva “Hushin’ Around”. A tutto ciò vanno uniti testi tutt’altro che semplici: quello dei francesi Stone Of A Bitch è un esordio certamente positivo, sebbene a tratti il disco suoni ancora un po’ acerbo. I margini di miglioramento, comunque, sembrano ampi. (Piergiuseppe Lippolis)