ROY PACI & ARETUSKA "Valelapena"
(2017 )
In occasione del ventennio dalla loro formazione e a sette anni di distanza dall’ultimo disco (“Latinista”, del 2010), esce il nuovo e attesissimo album di Roy Paci & Aretuska, “Valelapena”. In questi anni il gruppo siracusano è stato impegnato in un’intensa attività live in tutto il mondo, partecipando a numerosi festival e calcando palchi di vario spessore, senza smettere di raccogliere spunti e idee per nuove canzoni. “Valelapena” ha avuto una gestazione lunga ma necessaria, Roy Paci si è preso tutto il tempo per portare a termine un progetto maturo e ben confezionato. L’album è prodotto da Dani Castelar, producer spagnolo che ha lavorato anche con nomi come R.E.M., Michael Jackson, Paolo Nutini e Snow Patrol, e che ha contribuito a dare un’impronta più rock e internazionale al prodotto. Numerose le collaborazioni con altri artisti, come Daniele Silvestri, Deuce Eclipse, Ivan Nicolas e Dub FX: ogni artista ha mantenuto e integrato la propria specificità musicale, portando con sé ritmi e sonorità personali, diverse, eterogenee e contribuendo a creare un album variegato ed eclettico.
“Valelapena” conta undici tracce, in cui si mescolano sonorità mediterranee, sudamericane, africane e anche indiane, e in cui il testo diventa spunto di riflessione sulle diversità, sulle somiglianze e sul confronto con l’altro. Un esempio è “Revolution”, rivisitazione della Makossa camerunense a cui vengono abbinati i fiati ispirati alle Wedding Band di Jaipur e in cui si porta avanti l’idea di una rivoluzione collettiva, che parte dal basso e dalla quotidianità; in “Destino Sudamerica”, a cui ha collaborato Deuce Eclipse, lingua italiana e spagnola si fondono per raccontare la condizione sociale delle persone, mentre in “Makuè” l’afrobeat rivisitato cerca di raccontare una terra come l’Africa, con le sue sfaccettature e contraddizioni. I testi di “Tira” e “No Stop” sono opera di Daniele Silvestri, amico di lunga data di Roy Paci, brani dal suono energico e accattivante. Ivan Nicolas ha scritto e cantato il testo di “Medicine Man”, dalle influenze new wave e post punk; Dub FX, invece, ha scritto una strofa in “Ipocrita”, traccia in cui Paci non nasconde l’ispirazione quasi emulativa nell’approccio diretto e sincero di Primo, rapper dei CorVeleno, modo per rendere omaggio all’amico recentemente scomparso.
Roy Paci & Aretuska hanno raccolto le esperienze maturate in questi anni, le hanno rielaborate e riassemblate per creare un prodotto nuovo, che parte dalle loro radici ska, rocksteady, funk e mediterranee e si fonde con influenze provenienti altri generi musicali e altre parti del mondo, dando prova di come la diversità non debba essere motivo di divisione, anzi sia un’opportunità per una coesione arricchita dalle particolarità di ognuno. (Bianca Bernazzi)