TOM WAITS  "Real gone"
   (2004 )

Pensate al retrofuturismo. Moby che incolla un’antica voce gospel su un ritmo dance. Adesso pensate a Tom Waits che estrae dal fondo della gola una serie di ritmi costruiti su incomprensibili suoni onomatopeici e li interseca a giri di chitarra sudamericana e liriche tra beat e Burroughs. 'Real Gone' è la personale visione dell’hip hop come prosecuzione del blues elettrico e del folk anteguerra, un’idea concepita da un artista mai così “fuori” dai canoni della musica rock, eppure mai così antico e moderno allo stesso tempo. “Hoist That Rag” è mambo suonato da Picasso. “Sins” è un roots reggae che si perde nella nebbia di chitarre e di sibili asmatici. “Shake It” è Little Richards che mette la musica su una poesia beat. “Don’t Go” è deragliata dall’alcool con un finale alla Chuck Berry. “Metropolitan” il libretto d’istruzioni per un nuovo ballo, tra scratches e miagolii. “Circus” è un recitato tra Fellini e Tod Browning. La canzone più tradizionale finisce così per essere il primo singolo, “Dead And Lovely”. Il brano cui lasciare il cuore in affitto è invece “Make It Rain”. Che ve lo dico a fare? Un capolavoro. (Giulio Brusati)