ANGELA KINCZLY "Tense disorder"
(2016 )
A tre anni di distanza dalla sua ultima produzione discografica, l’artista italo-ungherese Angela Kinczly è tornata con “Tense Disorder”, un EP che segna una svolta in termini meramente artistici, in virtù di un cambio di sound piuttosto drastico e netto. Decisivo, nell’economia di “Tense Disorder”, è stato l’incontro con Francesco d’Abbraccio degli Aucan, che ha curato la produzione delle prime tre tracce. La titletrack, che introduce il tema della nevrosi, culla la delicata voce della Kinczly con tappeti elettronici dal sapore techno-ambient e con qualche eco di post-dubstep, testimoniando un approccio più moderno rispetto al pop cantautorale del passato e rendendo anche dolce il passaggio da un certo tipo di suoni a quelli elettronici. In “Spies”, dove invece il tema centrale è quello della paranoia, l’elettronica è ancora più morbida rispetto al brano precedente e Angela Kinczly si avventura in tonalità più acute, mantenendo sempre alto il livello della propria prestazione. In “Dark Secret Love”, che si occupa dello stalking, l’atmosfera si fa un pochino più tesa e oscura rispetto ai due brani precedenti, mentre “A Notion” propone una sorta di soluzione pacifica ai tre mali invisibili precedentemente descritti e lo fa con suoni più lineari e più corposi rispetto a quanto ascoltato prima. “Tense Disorder” è uno strumento importante per presentare, probabilmente, una nuova fase artistica per Angela Kinczly: le premesse affinché anche sulla lunga distanza gli standard qualitativi restino alti ci sono assolutamente. (Piergiuseppe Lippolis)