MISHKALE'  "Shtetl! (Yidele's recollections)"
   (2016 )

Mishkalè è il nome di un collettivo musicale originario di Torino, ma per gli appassionati della scena world music italiana, di sicuro, è un nome caldissimo. Perché i sette sono ormai da anni una delle realtà più solide in un ambiente purtroppo sottopopolato. I Mishkalé, comunque, alzano decisamente il livello e lo conferma il loro ultimo “Shtetl! (Yidele’s Recollections)” che raccoglie tredici tracce degne di un’orchestra itinerante. Questa volta, lo sguardo è rivolto all’Europa dell’est, alla sua musica popolare, alle sue danze e alle sue tradizioni. Grande attenzione, nello specifico, è rivolta al popolo ebraico: ad ispirare i Mishkalè, in questa occasione, entrando più nello specifico, sono state la musica klezmer (che, tra l’altro, per sua stessa natura contiene numerosi richiami ai suoni folk balcanici, polacchi, ucraini e russi) e la lingua yiddish. E i Mishkalé sanno creare scompiglio con ritmi travolgenti tutti da ballare e offrire parentesi più struggenti, dimostrando di essere particolarmente ispirati e di saper alternare i due stili con grande efficacia. Complesso dover scegliere alcuni brani nel mucchio, soprattutto all’interno di un disco come “Shtetl! (Yidele’s Recollections”) che scorre in maniera fluida e non stanca, nonostante il minutaggio impegnato. Se l’ascolto risulta comunque gradevole, è in sede live che il disco può manifestare la sua vera natura e rivelare un aspetto che finisce per essere essenziale. Partire dall’album per aver voglia di andare a vivere la festa Mishkalè – ne siamo certi – è una scelta vincente. (Piergiuseppe Lippolis)