HHEAVEN  "A single rose"
   (2016 )

L’EP di debutto degli Hheaven – il duo formato da Morgan Enos (Hollow Sunshine, Other Houses) e Bryant Keith Bayhan (.paperman) – è un interessante allontanamento dai progetti precedenti dei due artisti, condensato in beat appassionati e ritmi ballabili, e che fa del suo punto di forza la grande compenetrazione tra voce e impianto strumentale.

La creazione spigolosa ma efficace di Enos e Bayhan rappresenta un tuffo consapevole e mirato nella musica disco di qualità, lontana dalle sue derive commerciali ma fortemente melodica e “vendibile”. Un synth-pop criptico, ma volutamente poco sperimentale, avvolge i sei brani (più una brevissima introduzione) di “A Single Rose”, che prova a collegare i grovigli elettronici dei Radio Dept. al linguaggio desertico dei Deerhunter. La dolcezza e la debolezza emenate da alcune canzoni, come la splendida “Correct Assumption” e la cavernosa “Gasping in the Fabric” – tristi ma allo stesso tempo speranzose nella loro così sincera disperazione –, che sembrano sussurrate, indecise, nude, sono controbilanciate da momenti dance strepitosi, evidenti nella frenesia misurata di “Bad Balloons” e nella metamorfica “Do Work, Stay Working”, gemma assoluta del disco, che lo chiude facendoci sperare in un futuro LP di tale forma e spessore.

Bayahn, produttore estremamente intelligente e preciso, trova nei testi di Enos – scheletrici e minimali, ma al tempo stesso densi e diretti – il contrappunto perfetto alle sue melodie ‘80s, infarcite delle lezioni (magistrali) di My Bloody Valentine e Animal Collective, ma soprattutto influenzate dal sound pulito e cristallino dei Boards of Canada, da cui si distanziano nettamente nella tipologia di cascata creata dalle note, e nella voce. Il risultato sono venti minuti di ottima musica elettronica godibilissima e movimentata, che sa spaziare da momenti puramente dance a parentesi riflessive più lente e cariche di pathos, e persino a brevi momenti che sfiorano la musica ambient. Le premesse sono molto buone: noi ci auguriamo che questo sodalizio continui. (Samuele Conficoni)