ANDREA POZZA, ANDREW CLEYNDERT & MARK TAYLOR "Siciliana"
(2016 )
Se volete ampliare i vostri orizzonti musicali, e ce n’è uno che, pian piano, si sta insediando nelle vostre vogliette, e capite che è giunta l’ora di avvicinarvi al jazz, fatelo con “Siciliana”, nuovo progetto di tre assoluti baluardi del genere: Andrea Pozza, Andrew Cleyndert, e Mark Taylor. Per i neofiti, chi sono costoro? Il primo, un “enfant-prodige” al pianoforte, debutta a soli 13 anni, e da lì la sua carriera non si ferma più, girando vari continenti con giganti del jazz e non. Per inquadrare la sua grandezza, ricordo quando Enrico Rava (immenso trombettista) dovette sostituire nel suo quintetto Stefano Bollani (funambolico pianista), non era ovviamente un'impresa semplice ma, nonostante l’iniziale titubanza, alla fine chiamò proprio Andrea e l’idea si rivelò vincente. Andrew Cleyndert, invece, dopo esperienze come polistrumentista, si avvicina pure lui al jazz in giovane età, ed il suo precoce talento lo porta a far parte delle più quotate formazioni inglesi (Ronnie Scott Sextet su tutte). Il suo percorso è costellato, tutt’ora, da intensa attvità live e niente di meno da una quarantina di albums all’attivo. Mark Taylor, invece, ha collaborato con una miriade di personalità in vista del panorama jazz e suonato in oltre 75 lavori, ottenendo il Grammy, nel 2001, per quello di Mose Allison, leggendario pianista e compositore. “Siciliana” è il frutto di un lustro di intese fra i tre, come a voler immortalare il trionfo dei loro tour nel Regno Unito e in Italia. Qui c’è, a detta di Pozza, la ferma volontà che nessuno primeggi sull’altro nell’evidenziare il proprio strumento, ed hanno scelto un repertorio che rispecchia l’amore per i compositori più stimati. Scendono in campo 11 pezzi stellari, un po’ come il Barcellona della musica: siamo “Messi” bene, insomma… Da Thelonius Monk di “We see” a Chick Corea di “Windows”, fino a Johann Sebastian Bach per la title-track. In elenco si segnalano anche “Celia” di Bud Powell, “Bolivia”, brano dal sapore affettivo per Andrea, avendolo suonato spesso nel periodo di militanza con Tullio De Piscopo, ma anche pezzi dello stesso Pozza: “Feeling visions” (recuperata dal primo CD) e “Tango for Sebastian”, molto particolare e briosa, con chiara dedica a Bach. Nel cd si apprezzano fraseggi impeccabili da “boppers” vero e armonizzazioni lussuose e piene di intarsi. Chiaramente nella lista dei brani mancano, inevitabilmente, tanti altri maestri del pianoforte jazz, ma per non far torto a nessuno ci voleva un cofanetto decuplo. In sintesi: prodotto dall’indubbio taglio internazionale, sotto l’egida della label inglese Trio-Records, e scelta azzeccata del titolo, poichè “Siciliana” è una melodia che qualunque compositore sognerebbe di scrivere, e pensate quanto possa essere “stilosa” arrangiata in chiave jazz. Quindi siamo in presenza di una raccolta ideale per esiliare, almeno per una volta, la TV, e godersi in relax un sottofondo di prima scelta. In più qui non c’è pubblicità e non si paga il canone: meglio di cosi… (Max Casali)