SHUT UP MUNCH "Rapporti di forza"
(2016 )
Gli Shut Up Munch, dalla Campania, esordiscono con questo “Rapporti di forza” in maniera non ancora imperiosa, ma di certo importante. Già il singolo di lancio (“Il silenzio di Munch”), oltre ad incuriosire, aveva mostrato diverse potenzialità interessanti nella band capitanata da Antonio Prugno Siniscalchi, voce (intensa e profonda) ed autore dei testi in tutti i 10 episodi del disco. Queste potenzialità, appena paventate nel singolo (corredato anche da un bel video), sono ora più chiare ed illuminate alla luce dell’ascolto dell’intero album: alle sonorità “stile primi Depeche Mode” (prima dell’avvento delle chitarre, per intenderci) che corroboravano il suddetto singolo, si aggiungono ora anche ambientazioni ipnotiche (“Molecola”, decisamente uno degli episodi migliori del lotto) mescolate a letture electro-cantautorali (“Nichilismo”, in odore di Faust’O e primo Garbo), a viaggi futuristici stile Bluvertigo (“Xanax”), ad imprevedibili svolte pop (le tastiere della divertente “Non è J” sono la parte più orecchiabile dell’intero lavoro), ed a distorsioni inattese, che possono rammentare a più riprese Il Teatro degli Orrori (ascoltarsi la title track per credere) come, a sorpresa, alcune cose di Franco Battiato (non a caso “Summer on a solitary beach” è una delle cover che la band salernitana propone dal vivo). Nonostante tali e così diversi paesaggi sonori, la sensazione è che la proposta, comunque non facile, degli Shut Up Munch, sia già straordinariamente matura, in barba alla giovane età dei componenti dell’ensemble. Il futuro sarà loro? Chissà. Per adesso godersi quest’album è, di certo, un buon inizio. (Andrea Rossi)