EGIDIO MAGGIO  "Me"
   (2016 )

“Me” è il titolo del nuovo disco di Egidio Maggio: due lettere per una molteplicità di significati. “Me” perché, che lo si legga in italiano o in inglese, l’autore riesce a dirci che si tratta di un’opera personalissima, nata dal desiderio di comunicare la sua idea di musica. E, non a caso, il titolo corrisponde anche all’acronimo dell’artista. Il rock è il punto di partenza, tutto l’universo musicale è il punto d’arrivo di un disco che, per quarantadue minuti, si sposta in territori blues, dispensa passaggi in levare funky, indossa eleganti abiti jazz, regala ballad romantiche o momenti più solenni. Il disco ruota attorno alla chitarra di Maggio, ma per produrre “Me” è stato decisivo anche l’apporto dei tanti che hanno collaborato e contribuito a fare di “Me” una piccola chicca, la cui unica pecca può essere una certa qual insistenza sull’esercizio di stile, in alcuni momenti. Ma questo non pregiudica un’esperienza comunque necessaria e molto godibile, in primis per chi è vicino, in fatto di gusti e ascolti, alla musica strumentale. “Me” scorre così, come un lungo racconto in cui si mette in musica l’energia, il sentimentalismo, la rabbia e la libertà. Proprio quella che ha spinto l’artista a realizzare un’opera che, all’interno dei canoni e delle solite rigide classificazioni, fatica a stare. Non ci sono ritocchi, non c’è post-produzione, c’è solo tanta buona musica registrata in presa diretta da ascoltare e su cui lasciarsi andare. (Piergiuseppe Lippolis)