STEFANO SALETTI  "In search of Homerus"
   (2016 )

Di Stefano Saletti ci siamo occupati di recente, in occasione dell’uscita di “Caracas”, bell’album di esordio dell’omonimo duo da lui composto insieme al giornalista-musicista Valerio Corzani. Ricordammo, in detta occasione, l’impressionante curriculum di Saletti, che come compositore ha lavorato per il teatro, il cinema, la danza, la poesia e la televisione (collaborando, tra gli altri, con autentici numeri 1 come Giancarlo Giannini, Giorgio Albertazzi, Jean-Louis Trintignant, Massimo Popolizio, Omero Antonutti, Pamela Villoresi, Maddalena Crippa e Rossella Falk), ma noto anche in qualità di fondatore dei Novalia e della Piccola Banda Ikona (gruppo che riunisce musicisti della world music italiana come Mario Rivera, Barbara Eramo, Ramya, Gabriele Coen, Carlo Cossu, Leo Cesari e Desiré Infascelli), e infine come direttore di due diverse orchestre mediterranee, la 7 Sóis Orkestra e Les Voix du 7 Sóis, che riuniscono musicisti provenienti dai diversi paesi che si affacciano sul Mediterraneo (Spagna, Portogallo, Marocco, Israele, Croazia, Italia). E proprio dalla suddetta, infinita esperienza teatrale Saletti ha preso il via per produrre questo "In Search of Homerus" (pubblicato da Materiali Sonori), album che racchiude appunto dieci anni di musiche per il teatro. Musiche, quindi, fatte per accompagnare le gesta che si svolgono in scena, come vitale sottofondo e parte integrante delle opere in questione, ma che, all’ascolto slegato dalle opere stesse, rivelano totale ed incontrovertibile vita propria, un’autonomia che, quindi, con le dovute distinzioni di genere, non le differenzia dalle celebri colonne sonore cinematografiche di Vangelis o dei nostri Morricone o Piovani. “Alla ricerca di Omero” significa in pratica “alla ricerca del Mediterraneo”, isolando quindi come fattore primario e comune a tutti gli episodi del disco l’ambientazione geografica e musicale legate al “nostro” mare. C’è quindi grande ricerca, in questo disco, sulle melodie delle varie tradizioni dei popoli mediterranei, sui loro suoni ma anche sui loro strumenti (e chitarre, pianoforte, oud, saz, bouzouki, basso, percussioni, drums kit, electronics sono stati tutti suonati da Saletti in questo album), e pure sulle loro lingue, dal greco antico sino al sabir, la lingua franca parlata in tutti i porti del Mediterraneo tra l'epoca delle Crociate e tutto il XIX secolo. Chi in questi anni ha seguito la carriera di Saletti ritroverà musiche-evento, come "Iliade l'aspra contesa" di Piero Maccarinelli, che venne rappresentata nel 2007 al Foro di Traiano di Roma in dieci serate da tutto esaurito, o ancora "Pilato", tratto dal "Maestro e Margherita" di Michail Bulgakov di e con Massimo Popolizio (2013), o come "Processo a Gesù" di Diego Fabbri (2010) per la regia di Maurizio Panici. Il tutto condito da partecipazioni eccellenti, tra le quali svetta la voce carezzevole di Barbara Eramo, autentica protagonista in svariati episodi dell’opera, artista che (oltre che per la suddetta militanza nella Piccola Banda Ikona) i più ricorderanno per la collaborazione con Luis Bacalov nella colonna sonora del film "Milonga" con Giancarlo Giannini, ma che qualcuno rammenterà pure, quasi 20 anni fa, partecipare (e vincere il Premio della Critica) a Sanremo in duo con Claudio Passavanti. Un album, insomma, questo "In Search of Homerus", da raccomandare caldamente a chi segue di consueto il mondo fatato delle musiche per le rappresentazioni teatrali, ma anche a chi, semplicemente, è capace di staccarsi dal resto del mondo, sedersi, e lasciar volare libera la fantasia. Queste musiche vi condurranno, per mano, dove nessun altro vi aveva portato mai. (Andrea Rossi)