AMPLIFIRE  "Quando vivevo nel mare"
   (2025 )

Il duo Amplifire è formato da Marco Nik Nicolini e Laura F, e pubblica il nuovo album “Quando vivevo nel mare”, uscito per Terzo Millennio Records. L'LP contiene otto canzoni dove i protagonisti sono la chitarra elettrica di Nicolini e la voce di Laura F.

Scritte con approccio progressive le musiche, i testi mostrano una predilezione per gli scenari fantascientifici, come quello di “No time for karma”, dove una città prende vita come un organismo a sé: “Occhi di giada, i miei fari sulla strada”.

Il titolo dell'album proviene dal secondo pezzo, “Lentezza”, che in 7/4 ci porta in un passato dove la nostra coscienza raggiunge le forme primordiali di vita: “I frutti lambivano le mie branchie quando vivevo nel mare”. E chissà quanto caldo deve fare, stando in “posizione verticale nel centro del mondo”!

“Intelligenze artificiali” scandaglia la paura per queste tecnologie sempre più invasive, ricordando che “il potere del pensiero è la magia della mente”. Ma ormai ci stiamo fondendo sempre più con la macchina, e la canzone immagina che a un certo punto “le certezze digitali ci ricordano chi sei”.

Su “Pompei”, ripensando a quel fatidico 79 d.C., gli Amplifire descrivono con sinestesia quanto fosse “rosso il silenzio alle pareti”. Qui Nicolini attiva l'effetto wammy, che durante l'assolo di chitarra gli fa fare i salti d'ottava. Dal passato si passa all'arrivo degli alieni, che arriveranno o non arriveranno? “Marziani” ci dice che “stanno sequenziando l'umanità”.

“Deportation” è un rock strumentale, saggia scelta per un evento che non ha bisogno di parole, a parte quelle per ricordare che le deportazioni non sono purtroppo solo una storia degli anni Quaranta, ma ne stanno capitando anche adesso, in quel Paese del terzo mondo che oggi sono gli Stati Uniti.

Col suo andamento in velocità moderata, “Butterfly on a Wheel” (cover dei Mission del 1990) è forse la canzone con più efficacia emotiva, e infine “Cieli in fiamme” parla di desiderio di riscatto e di sfidare la sorte: “Se la fortuna gira sabotando te, non chiedere perché, ma quanto durerà. Il cielo aiuterà gli audaci, ma meglio fare da sé (…) Dentro al mio sogno un'altra identità e tanti calci in culo a chi se li merita (…) cammino lungo il filo e non guardo giù. Coccodrilli danzano con squali ed avvoltoi”.

È un peccato che la produzione (soprattutto batteria e mix dei suoni) sia così poco definita, questo mina un po' l'ascoltabilità del disco. Però sono interessanti i concetti dei testi e le idee compositive sono buone, quindi dal vivo gli Amplifire devono fare tutt'altro effetto, tra le parti recitate di Laura F e gli assoli di chitarra fiammeggianti. (Gilberto Ongaro)