ROBERTO SCIPPA "Canzoni d'emergenza"
(2015 )
L’attesa per il nuovo disco di Roberto Scippa s’era fatta spasmodica per chi ne aveva già ascoltato (e apprezzato) l’album di debutto, targato Aprile 2012. Il biglietto da visita era stato uno stile cantautorale moderno, autentico e originale. In “Canzoni d’Emergenza” s’è compiuto un naturale percorso di crescita in termini non solamente musicali, ma anche di scrittura: oltre a un songwriting di grande spessore, è evidente la maniacale cura per gli arrangiamenti, sempre nuovi e diversi, mai semplice contorno, ma parte integrante della proposta del cantautore romano. L’eclettismo di questo lavoro è un elemento decisivo per decretarne la buona (anzi, ottima) riuscita: di fatti, in alcuni momenti le soluzioni si tingono di folk, in altri si percepisce un levare pop mai troppo radiofonico e, spesso, vengono incorporate anche atmosfere rock. Roberto Scippa vuole sfuggire al cantautorato più classico, per elaborarne una forma propria, fatta di ballate, momenti introspettivi e piacevoli inserti strumentali: ci riesce alla grande, dimostrando anche una grande consapevolezza nel suo desiderio di accogliere elementi anche lontani fra loro, come in “Un Naufrago” o in “Piccole Rivolte Quotidiane”. “Canzoni d’Emergenza” è un gran disco anche grazie a testi che abbracciano temi diversi, dall’amore fino all’analisi amara di una società contemporanea gravemente malata e, in tutto questo, Roberto Scippa non dà mai l’impressione che anche solamente qualche frase non sia frutto di una forte ispirazione personale. Altamente positivo sotto tutti i punti di vista, “Canzoni d’Emergenza” è un disco che merita di essere valorizzato, in qualunque modo. (Piergiuseppe Lippolis)