GIOVANNI ALLEVI  "Love"
   (2015 )

A quattro anni dal Disco di Platino ''Alien'', e dopo l’esperienza sinfonica dell’album ''Sunrise'', contenente il Concerto per Violino e Orchestra in Fa minore, Giovanni Allevi torna al pianoforte solo con un nuovo progetto e un titolo che è una vera e propria affermazione d’amore nei confronti dell’esistenza: “LOVE”, un viaggio nell’anima per tornare ad amare il mondo. Anticipato dai singoli ''My family'' e ''Loving You'', il nono album di studio dell’artista è l’ultima tappa di un percorso di crescita artistica e umana del compositore, pianista e direttore d’orchestra, che ha già ottenuto numerosi riconoscimenti nella sua ventennale carriera. Registrato al SAE Institute di Milano, polo universitario all’avanguardia per la produzione audio-video in Europa, l’album rappresenta uno stato dell’arte per la registrazione del pianoforte, grazie ad un bilanciamento di massimo equilibrio tra la componente dell’acustica della stanza, la preparazione del pianoforte e la studiata dislocazione dello stesso ai fini di una ripresa microfonica naturale. “Un suono morbido eppure potente, mai aspro e con una ricca estensione in bassa frequenza, per un'esperienza d'ascolto estremamente appagante" – afferma Ian Jones, ingegnere del suono agli Abbey Road Studios di Londra, dove è stato masterizzato il disco. ''LOVE'' contiene tredici tracce, tredici pagine di un diario musicale autentico, sincero e fortemente emotivo, che raccontano l’amore nelle sue molteplici forme. Ed ecco l’amore romantico in ''Loving you'', quello quotidiano in ''Come with me'', quello fisico in ''Lovers'', l'amore struggente in ''Asian Eyes'', quello sublime in ''Amor sacro'', quello per le persone più care in ''My family'' e ''La stanza dei giochi'', l’estasi d’amore di ''Yuzen'', l’amore per le cose semplici di ''Sweetie pie'', e per quelle apparentemente più complicate in ''It doesn’t work'', quello per sé - che è anche il più difficile - de ''L’Albatros'' (ispirato alla poesia di Baudelaire) e per i lati più complessi della propria personalità, in ''The other side of me'', fino ad arrivare al cosmico desiderio di libertà di ''Asteroid 111561'' (dal nome dell’asteroide che la NASA ha recentemente dedicato al compositore). Ma "LOVE" è anche e soprattutto una dichiarazione d'amore per il suo pubblico, che da oltre venti anni lo segue con costante affetto. Anche per questo, per la prima volta nella sua carriera, Allevi nella fase finale della lavorazione dell'album ha voluto con sé anche i suoi fan, invitandoli ad entrare in studio di registrazione e rendendoli partecipi così in prima persona della musica che stava nascendo.