NODe "Human machine"
(2015 )
A un solo anno di distanza da “Tragic Technology Inc.”, ed in perfetta continuità con il loro precedente lavoro, i NODe tornano con “Human Machine”. L’idea di proseguire sulla scia di quanto già espresso nel loro primo lavoro, soprattutto per quanto concerne l’aspetto della scrittura, approfondendo tematiche già trattate ma ora meglio sviscerate, risulta una solida base di partenza per il disco. “Human Machine” racconta, infatti, dei problemi esistenziali che affliggono da sempre l’uomo, che sono anche quelli quotidiani. Indirizzato e dedicato, simbolicamente, ad un caro amico che s’è allontanato, con o senza volontà. Se da un lato la visione del mondo che ne viene fuori può apparire cupa e un po’ pessimistica, dall’altro va sottolineato come ci sia, al contrario, un forte senso di realismo nelle riflessioni, sempre profonde e mai banali. Il sound si può ancora configurare all’interno dei confini dell’elettronica. Tuttavia, dare un’etichetta precisa risulta essere piuttosto complicato. Siamo in presenza di un disco elettro-pop, sostanzialmente, ma con fortissime divagazioni dance. Ascoltare questo disco con l'intenzione di ballare è possibile, ma probabilmente, per diverse ragioni, “Human Machine” è più adatto all’ascolto classico. In virtù di ciò, verosimilmente, l'album può anche esser ritenuto vicino anche al mondo della intelligent dance music (la cosiddetta IDM), ovvero quella branca dell’elettro-dance che, per la sua complessità, si presta all’ascolto più che al ballo. Ma “Human Machine” è anche una rivisitazione della forma-canzone, è anche un tentativo (riuscito) di semplificare la struttura dei pezzi imperante nel disco precedente. Una decisione corretta, che va a limare le vecchie imprecisioni. Ne vengon fuori otto tracce in cui è il synth a dominare, ma senza rubare la scena ad arrangiamenti curati ed alle voci femminili, presenti per la prima volta in un lavoro dei NODe. “Human Machine”, in definitiva, rappresenta una tappa importante verso una crescita che sta visibilmente avvenendo: la strada è quella giusta. (Piergiuseppe Lippolis)