SICK TAMBURO "Senza vergogna"
(2014 )
Dopo due album geniali ed innovativi come ''Sick Tamburo'' del 2009 e ''A.I.U.T.O.'' del 2011, sinceramente si aspettava un nuovo disco di Gian Maria Accusani & company come si attende un acquazzone estivo quando non se ne può più della calura. In tempi abbastanza anemici come quelli che stiamo vivendo, le idee ed il piglio di questa band sono davvero come una boccata d'aria fresca in una stanza chiusa da mesi. Figuratevi, poi, dopo l'anticipazione di ''Il fiore per te'', canzone arrivata a sorpresa un paio di mesi fa, il 28 aprile scorso, ad acuire la voglia dei fans di nuove storie di cui innamorarsi. Brano, questo, magico e splendido, anche (e soprattutto) grazie alla preziosa collaborazione dell'amico Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti (autore ora anche della copertina dell'album): innovativo rispetto alle consuete atmosfere del ''Tamburo Malato'', più ''poetico'', senza che fosse persa una sola oncia della consueta carica, del consueto ''tiro'' della band. Ed ecco, finalmente, questo nuovo ''Senza vergogna'', ennesima dimostrazione di come i Sick Tamburo abbiano realmente in mano le capacità di rivoltare la musica italiana come un calzino. Stavolta il loro consueto, magnifico electro-punk rock viene centrifugato insieme a robuste dosi di musica d'autore, e la commistione è quantomai riuscita, sia dal punto di vista musicale che (soprattutto) da quello testuale. Sono proprio le liriche, al cui centro c'è il disagio, le manie, l'emarginazione ed i segreti imbarazzanti delle attuali generazioni, che fanno intravedere un'inedita e riuscita dimensione intima e personale. In quest'ottica ''Ho bisogno'', ''L'uomo magro'', ''Ti amo (solo quando sono solo)'' e l'iniziale ''Qualche volta anch'io sorrido'' rappresentano per chi scrive le punte massime del lotto, ma è davvero difficile segnalare un brano a scapito degli altri, perché (mai come stavolta) il livello medio è davvero altissimo. L'unico dubbio (è davvero eccessivo chiamarlo ''neo''...) di queste nuove 10 storie dei Sick è che il canto, stavolta, è esclusivamente appannaggio di Mr. Man (Accusani, of course...), manca quindi la dialettica irresistibile di Boom Girl (ovviamente la neomamma Elisabetta Imelio, che insieme a Gian Maria costituiva 2 terzi degli indimenticati Prozac +), che nelle passate prove firmava alcuni degli episodi meglio riusciti. Non ci è dato sapere se questa sia una scelta definitiva o momentanea, ma soprattutto se sia stata una scelta condivisa o ''imposta'', sta di fatto che, senza nulla togliere all'ottima vocalità di Mr. Man, i brani cantati da Elisabetta nelle precedenti prove (oltre ad essere i più numerosi) erano senz'ombra di dubbio parte integrante dello stile stesso della band. Vedremo, in futuro, se questa novità diverrà definitiva o se, viceversa, rappresenterà un piacevole diversivo nella splendida favola dei Sick Tamburo. (Andrea Rossi)