MUSEO ROSENBACH  "Live in Tokyo"
   (2014 )

Dall'esibizione all'Italian Progressive Rock Festival, tenutosi al “Club Città” di Kawasaki (Tokyo) lo scorso aprile 2013, nasce “Live in Tokyo”, il doppio cd live dei Museo Rosenbach, che conferma la band come una delle più importanti realtà ancora attive del “prog” italiano. L'album e la tracklist ripercorrono la “progressiva” evoluzione del progetto: nella prima parte si torna al passato, a “Zarathustra”, album del 1973 che viene eseguito integralmente. Nella seconda suite, il Museo racconta il presente attraverso i brani tratti da “Barbarica”, l'ultimo album in studio presentato dal vivo proprio in Giappone, in anteprima mondiale. Quarant’anni dividono “Zarathustra” da “Barbarica”, ma “Live in Tokyo” riesce a proporre entrambi i lavori come momenti unici di una stessa intenzione musicale. Per i fondatori Giancarlo Golzi, Alberto Moreno e Stefano “Lupo” Galifi, tornare insieme su un palco dopo 40 anni è stato un momento indimenticabile e l'occasione migliore per dimostrare che la band funziona benissimo, in studio, nei live e all'estero. Proprio durante l'Italian Progressive Rock Fest, il pubblico di Tokyo ha risposto con un rinnovato entusiasmo, seguendo attivamente lo spettacolo e gli scenari sinfonici che contraddistinguono il “Prog”; pur non comprendendo le sfumature testuali, il concerto è stato uno scambio di emozioni, una comunicazione in un linguaggio globale. Negli anni '80, “Zarathustra” ebbe una grande fortuna in Giappone; fu una delle prime stampe sul supporto CD (1982) ed è tuttora apprezzato e minuziosamente studiato da un consistente gruppo di fan. “Abbiamo deciso di rimettere in scena “Zarathustra” – racconta Alberto Moreno per i Museo Rosenbach – e suonare in Giappone è stata l’occasione per dimostrare la nostra riconoscenza nei confronti di un pubblico che ci ha seguito con interesse e affetto per circa tre decenni. Siamo rimasti molto sorpresi nel constatare che gli spettatori conoscevano perfettamente ogni singolo momento del nostro disco d’esordio. L’aspettativa era dunque molto alta e la band considerava la performance un vero e proprio “battesimo del fuoco”! Il Museo infatti ha vissuto quell’esperienza con concentrazione, con una tensione misurata ed una energica carica emotiva”. In occasione del concerto al “Club Città”, i Museo Rosenbach si sono presentati per la prima volta con la nuova formazione. Ai tre componenti storici della band, Lupo Galifi, Giancarlo Golzi e Alberto Moreno si sono aggiunti quattro nuovi musicisti: Fabio Meggetto alle tastiere, Sandro Libra e Max Borelli alle chitarre e Andy Senis al basso. La stampa giapponese ha espresso interesse ed entusiasmo, manifestando una spiccata curiosità per gli strumenti utilizzati e soffermandosi sull'uso del mellotron, sulla particolare sezione ritmica che contraddistingue la band, sulla timbrica vocale e sulla creazione delle linee melodiche.