ARCADE FIRE "Reflektor"
(2013 )
Profondi ed emozionanti, ma anche divertenti e sempre sorprendenti, gli Arcade Fire si formano a Montreal e debuttano nel 2004 con l’acclamatissimo album di esordio, ''Funeral'': del progetto fanno parte Win Butler e sua moglie, la polistrumentista Regine Chassagne, più un variegato gruppo di musicisti la cui collaborazione contribuisce a creare il sound che contraddistingue il gruppo. Un misto di indie rock e diversi altri strumenti, come archi e violini, pianoforte e arpa, con testi composti sia in inglese che in francese. Il loro secondo album, ''Neon Bible'', pubblicato nel 2007, li consacra come una delle band più amate da pubblico, critica e colleghi. Nello stesso periodo Butler e Chassagne vengono chiamati sul palco da Bruce Springsteen durante un suo concerto: assieme al Boss e alla E Street Band suonano due canzoni, tra cui la loro ''Keep the car running''. L’ennesima e definitiva consacrazione internazionale arriva però con ''The Suburbs'' (2010), la loro terza fatica in studio, con cui conquistano il Grammy Award come miglior album dell’anno, aggiudicandosi anche 2 Brit Awards. Il quarto capitolo della saga degli Arcade Fire è questo ''Reflektor'', album doppio pubblicato a fine ottobre e subito diventato uno dei dischi più attesi e acclamati dell’anno: ha il classico sound degli Arcade Fire, unito a ritmi caraibici e influenze dance. Prodotto da James Murphy degli LCD Soundsystem, è il risultato di un viaggio ad Haiti, terra di origine di Regine Chassagne. Un tentativo (riuscito) di rinnovamento di una band all’apice della popolarità ma che non ama certo uniformarsi alla media. Non a caso, infatti, il gruppo ha conquistato da subito ammiratori celebri tra cui David Bowie (che presta anche la sua voce ai cori in un brano di ''Reflektor''), Bono Vox e Chris Martin, che volentieri si prestano a gag e siparietti con la band: Bono è infatti comparso mascherato nel video di ''Here Comes the Night Time'', utilizzato per lanciare il disco, mentre Chris Martin si è esibito come dj, anche lui mascherato, durante un loro recente showcase londinese.