LUCA POLETTI TRIO  "Colors"
   (2013 )

Un disco dedicato ai colori, un'opera prima frizzante e delicata per il giovane pianista bellunese: è ''Colors'', Lp di debutto di Luca Poletti, che si presenta al pubblico con un album ricco di jazz, messaggi e speranze. Innanzitutto un originale concept, come spiega orgoglioso l'autore: "Il disco è una sorta di viaggio, pezzi senza soluzione di continuità che rievocano la storia di un pianista che, in cerca di ispirazione, fa zapping tra le frequenze radio alla ricerca di qualcosa che lo possa coinvolgere. Trova prima Monteverdi, poi Chopin, Petrucciani e Leonard Bernstein (i miei amori!) finchè scopre una composizione che lo colpisce. Sintonizza meglio e... zac, parte il disco. I brani scorrono finchè verso la fine del disco il segnale diventa improvvisamente così disturbato che il pianista decide di spegnere e sedersi al pianoforte per ripercorrere ciò che ha sentito. Avendo ascoltato questi brani una volta sola, cerca di eseguire quello che ricorda...". Nato a Belluno nel 1986, Luca Poletti ha una carriera già sorprendente: laureato in pianoforte, musica jazz, strumentazione e composizione per banda a Trento, ha vinto numerosi festival internazionali, ha collaborato con colossi del calibro di Uri Caine, Steve Swallow, Bruno Tommaso, e per ''Colors'' ha immaginato subito una tromba d'eccezione, Paolo Fresu. "Paolo è quel genere di artista di cui ti puoi innamorare facilmente: suono avvolgente e radicato, fraseggio intrigante, eleganza e profondità in ogni singola nota... un artista unico. Queste caratteristiche sono estremamente vicine al mio ideale di suono, di intenzione musicale e di visione della musica; dentro di me ho sempre saputo che l’artista perfetto per questo disco sarebbe stato lui". Registrato da Stefano Amerio agli Artesuono in compagnia di Fresu e del trio di Poletti, ''Colors'' riassume bene il mondo sonoro caro al pianista: "La varietà stilistica è stata una scelta quasi obbligata per via dei miei interessi musicali, che vanno da Monteverdi a Charlie Parker passando per i Pink Floyd, Herbie Hancock, Mingus e i Led Zeppelin. Per me il jazz, in fondo, è proprio questo: sintetizzare ed esprimere il proprio mondo cercando di essere ascoltatore attento del proprio presente". Diciassette pezzi intervallati da Preludi (di cui due scritti da Fresu), un'intrigante eterogeneità di fondo e la freschezza delle intenzioni rendono ''Colors'' un album sincero e piacevole, con brani che rivelano storie personali e sensazioni: ''''Raining Grey'' esprime ciò che mi trasmette la città di Trento e la mia curiosità per compositori come Luciano Berio, ''Sirene'' la mia passione viscerale per l’armonia, ''Strolling Around'' la leggerezza del vagare senza meta e le meravigliose sonorità ECM, ''This Is For You'' una parte molto importante del mio cuore come ''Leo'', brano dal sapore pop dedicato al mio nipotino. Ho sperimentato alcune soluzioni free in ''Bastian oirartnoC'', in ''Preludio e fuga (dalla realtà)'' invece è uscita la parte più intima e fumosa del jazz, in ''Sold 20%'' emerge la mia passione per il funk nero con una strizzata d’occhio ai Tower of Power".